Dell’Arabia Saudita si sa ancora poco. E quello che si sa, é spesso inesatto.
Ma non c’è da stupirsi, fino a Settembre 2019 l’Arabia Saudita è stato un paese ermeticamente chiuso al turismo🤭. Infatti, fino a cinque mesi fa l’unico modo per ottenere un visto era o essere dipendenti di una qualche multinazionale del campo del petrolio, o dimostrare di essere pellegrini che volevano vistare la Mecca.
Con la sa salita al trono del nuovo Re Salman, ma soprattutto grazie al suo figlio 34enne Mohammad, l’Arabia Saudita sta cercando di recuperare il tempo perso, con l’obiettivo dichiarato di diventare nel giro di pochi anni una destinazione turistica e anche finanziaria.
Qui una lista di curiosità/impressioni a random che ho raccolto durante i miei diecimila chilometri a passeggio per questo enorme paese, che spero davvero siano d’aiuto per capirlo meglio e da un’altra angolazione.
🛵partiamo proprio dall’inizio: ciò che più mi ha sorpreso è stato ottenere il visto. Prima era praticamente impossibile, ora lo si riceve online circa 120secondi dopo aver compilato e pagato il modulo (sempre online). Ah, visto valido per un anno e con entrata multipla! Cosa volete di più?!
🛵quando visitarla: direi quasi obbligatoriamente da ottobre fino a fine marzo. Perché durante l’estate, o avete un esoscheletro in titanio che vi protegge dai 50gradi che l’attanaglino, o finite come i copertoni sciolti lungo le carreggiate⚰️.
Notare anche, che d’estate, i siti turistici (come Al Ula) chiudono e le città sono impossibili da visitare. Infatti, la popolazione locale sopravvive rincorrendo l’aria condizionata, che sia quella dell’automobile, dell’ufficio o dei negozi. Insomma, non ci sono molte ragioni per visitare l’Arabia Saudita nei mesi estivi, se non per tentare il suicidio😉
🛵ovviamente una delle prime cose che uno straniero nota entrando in Arabia Saudita è il diverso approccio che intercorre tra la sfera maschile e quella femminile. Per motivi culturali e religiosi non vi è una fusione “alla occidentale” tra le due sfere, soprattutto se estranee e non appartenenti alla stessa famiglia. Così alla dogana vi è la fila per le donne, e una per gli uomini. Nei ristoranti si nota invece la family-room, la zona dedicata esclusivamente alle donne o alle famiglie.
I viaggiatori/turisti sono completamente liberi di vestire e interagire come meglio credono, usando ovviamente il buon senso e il rispetto per un senso del pudore differente da quello occidentale.
🛵ma negli ultimi due anni, con l’avvento del nuovo Re, anche la società saudita sta cambiando parecchio. Così ad esempio ora si possono notare donne entrare nei ristoranti nelle zone degli uomini, o gruppi di giovani donne uscire da sole e andare a bere nei locali. E donne guidare l’automobile… impensabile fino a due anni fa!!!
🛵a proposito di circolazione, i progressi sono stati notevoli! Pensate che prima ad esempio i limiti di velocità non esistevano, e i semafori erano ignorati. Ora, tutti, grazie anche alle telecamere, si attengono alle regole. Quindi viaggiare per l’Arabia è diventato più sicuro, e ve lo dice uno che se l’è girata tutta a 60km/h😁. (Ad ogni modo le rotonde sono ancora delle roulette russe, come in altri paesi del resto🤨)
🛵l’Arabia è generalmente abbastanza economica. La benzina costa pochissimo e con 3/4$ ci si riempie di riso e pollo (il piatto più diffuso). Sapete quanto ho speso in un mese e mezzo? 150$. Ok, io non dormo negli hotel ma in tenda e da chi mi ospita, e spesso il pranzo mi veniva offerto anche da perfetti stranieri, ma direi che è più che abbordabile per un viaggiatore low-budget.
🛵anzi, se proprio devo dirla tutta, in più di una occasione ho ricevuto del denaro, da persone che hanno avuto piacere di aiutarmi in qualche modo. Non
mi interessa nasconderlo; comunque tranquilli che non rischio di arricchirmi, che dopo due anni e mezzo di viaggio le mie finanze sono come il sottomarino, in profondo rosso🩸 (Tra l’altro non lo sapevo, ma uno dei pilastri dell’Islam è proprio fare beneficienza con una parte della propria ricchezza).
🛵ad ogni modo, con il nuovo principe sono state introdotte le tasse che prima non esistevano (ok, solo al 5%, principianti rispetto all’Italia😏)
🛵anche la politica estera ha subito dei cambiamenti, diventando per certi versi più ferrea e meno “accomodante”. Non è un caso che relazioni con Qatar, Iran, Yemen siano ora non idilliache.
🛵dopo un mese e mezzo sono arrivato alla conclusione che i sauditi amano regalare bottigliette di acqua. È nella cultura (oltre che nel Corano, dove ogni sorso d’acqua offerto all’assetato avvicina al paradiso); così ad ogni fermata e ad ogni incontro collezionavo bottigliette, sicuramente fondamentali ad agosto, un po’ meno tra gennaio/febbraio, quando le temperature si aggirano sui 15/20 gradi.
🛵a proposito di plastica, ahimè non c’è ancora molto rispetto per la natura… e così sacchetti e bottigliette popolano i deserti. Ma direi ahimè che questo sia un problema mondiale.
🛵come avrete già sospettato, cultura e religione qui spesso si tengono per mano, si fondono, più che in altri paesi islamici che ho incontrato lungo il mio giro intorno al mondo.
🛵attenzione però a non sovrapporre cultura e religione in ogni aspetto della vita quotidiana. Ad esempio, riguardo l’hijab (il velo nero con cui le donne si coprono), il Corano dice alle donne di coprirsi il capo, non il viso. Difatti, durante la preghiera devono avere il viso scoperto.
Allora perché in Arabia Saudita quasi sempre (un po’ meno nella capitale Ryad e Jeddah) le donne indossano l’hijab ? Per cultura, non per religione. È forse questo uno dei punti su cui l’occidentale inciampa più spesso.
🛵l’Arabia non è solo deserto! L’Arabia ad esempio è anche la cordigliera di 2/3000m d’altezza che costeggia il Mar Rosso, dove i sauditi si rifugiano durante l’estate.
🛵non ci sono molti alcolici da queste parti (a differenza di Giordania, Bahrain, Qatar o Emirati Arabi ad esempio)… ma probabilmente anche questo aspetto cambierà nei prossimi anni.
🛵spesso l’idea che si ha di ragazze e donne coperte dal velo nero è che siano fondamentalmente inavvicinabili. Sbagliato. Molto spesso ho chiacchierato con ragazze coperte, esattamente come avrei fatto in altre nazioni. Ovvio, non è così per tutte, ogni persona è differente, ma direi come nel resto del mondo.
🛵mi sarebbe piaciuto visitare la
Città sacra della Mecca, che purtroppo è preclusa ai non musulmani. All’ingresso della città ci sono dei cartelli rossi dove si invitano i non musulmani a non entrare in città. Ho saputo che alcuni stranieri non musulmani siano entrati ugualmente, ma onestamente la trovo solo una grossa mancanza di rispetto per la popolazione ospitante.
🛵il colore di pelle dei sauditi varia parecchio da persona a persona. Ci sono persone chiare, alcune mulatte, alcune asiatiche, alcune di origine africana. Il motivo è presto detto. Da 1400 anni l’Arabia accoglie Pellegrini da tutto il mondo. Ed in passato, spesso, i Pellegrini evitavano di tornare indietro per affrontare altri lunghi e duri mesi di viaggio (diciamo che oggi è più facile con un aereo, ma quando ci si spostava a piedi o con imbarcazioni di fortuna, beh era tutto meno scontato).
🛵 mentre il vestito tradizionale degli uomini è la tunica bianca/thawb con un copricapo/kefiah generalmente rosso (e non bianco come ad esempio negli Emirati). Il copricapo ha sempre la stessa fantasia con pesciolini o onde stilizzate, perché deriva dai pescatori. Ma questo è solo il vestito tradizionale, quello elegante, usato ad esempio nelle occasioni ufficiali, sui luoghi di lavoro o anche nella vita quotidiana. Esattamente come in Occidente si indossa giacca e cravatta. E come in Occidente, è discrezione dell’uomo indossare o meno il thawb.
Per la donna invece è molto più frequente l’uso della tunica nera, piuttosto ad esempio che un paio di jeans in vista. Ma l’emancipazione e la globalizzazione modificherà a breve anche questo aspetto.
🛵per chi se la viaggia con un mezzo proprio, consiglio sempre di tenere monitorato il livello della benzina, perché spesso si attraversano zone desertiche di 2/300 km senza anima viva… e poco importa se si è in Arabia Saudita, dove si dice che basta scavare un buco nella sabbia per trovare il petrolio😉
🛵uno degli aspetti che più mi ha fatto amare questo paese è l’ospitalità che ho ricevuto: i sauditi hanno un enorme rispetto per lo straniero e si sforzano di aiutarlo in ogni modo. Chapeau. E in quanto turista, nei luoghi turistici mi è stata spesso chiesta la mia personale impressione su quello che stavo vedendo in Arabia. Insomma, il turismo è davvero affare serio ora. Ah, riguardo l’ospitalità di queste persone, mi è capitato di parlare con dei Principi, che mi hanno invitato a cenare con loro, offrendomi alloggio!
🛵però ricordiamo che tutto è in una fase iniziale. Ad esempio il sito archeologico di Mada’in Salih è aperto da ottobre 2019, e il giorno che l’ho visitato c’erano solo 100 turisti. Rispetto alla “sorella nabatea” Petra-Giordania (che raggiunge i 20/30.000 visitatori giornalieri), è ancora poco. Ma non dubito, non dubito e ancora non dubito che nel giro di pochissimi anni Al Ula diventerà uno dei luoghi più visitati a livello mondiale, perché ha davvero poco da invidiare alla sorella Petra.
🛵sì, L Arabia si sta sforzando in ogni modo per attirare positivamente l’attenzione mondiale; non stupisce così che molti eventi sportivi siano qui ospitati, come ad esempio la Dakar per i prossimi 10anni, o finali calcistiche di altre nazioni
🛵 i sauditi pregano tanto, pregano molto(che è un po’ come dire che in Italia molta gente mangia la pasta e la pizza). E durante le cinque preghiere giornaliere ogni negozio/attività commerciale deve chiudere per legge 20/30minuti. Ad esempio qualche volta mi è capitato di aspettare un po’ prima di poter fare benzina
🛵ok, l’abbiamo capito che la società saudita sta cambiando molto, ma ancora non sapete che anche qui da pochi anni si è iniziato a bere caffè (oltre all’amato the), che grazie al cielo si trova quasi dappertutto, in ogni baracchino preposto. Ed è anche buono!
🛵anche altre usanze stanno cambiando. Ad esempio nei ristoranti/caffè/abitazioni si sta diffondendo l’uso delle sedie e tavoli, per quanto la maggior parte dei sauditi preferisca sedersi sui tappeti. E comunque è tipico della cultura araba sedersi sui tappeti, che sia nelle aiuole delle città, sul lungomare o lungo le carreggiate per fare picnic
🛵 e si mangia preferibilmente ancora con le mani, al massimo puoi chiedere un cucchiaio (forchette e coltelli ne ho visti pochi)😉
🛵Fino a qualche decina di anni fa i Giorni di riposo erano Giovedì e venerdì… ora invece sono venerdì e sabato, per coordinarsi con il resto del mondo non musulmano. La domenica si lavora
🛵Ogni stazione di servizio ha la sua piccola moschea, dove è capitato io dormissi per la notte, tranquillamente. E anche lavarmi. Una gran pacchia per noi viaggiatori!✌🏻✌🏻
🛵mi faceva ridere con gli arabi pronunciano il nome della mia compagna di viaggio, “vesBa” anziché Vespa
🛵 in Arabia c’è una grandissima percentuale di lavoratori stranieri, soprattutto indiani del Kerala, dal Bangladesh e dallo Yemen
🛵l’Arabia è estremamente, estremamente, estremamente sicura. Giusto per dare un’idea: nelle città lasciavo la Vespa carica di bagagli con casco, e giacca appesi, anche per delle ore. Nessuno ha mai toccato nulla. L’unica cosa che qualche volta mi veniva detto era di stare magari attento ai bambini che ci si sarebbero seduti sopra, attratti da tanta bellezza.😄
L’idea che qualcuno potesse rubare non era nemmeno presa in considerazione (e no, non tagliano le mani ai ladri, tranquilli)
🛵Contrariamente a quello che ci si può aspettare, la Mecca (insieme alla vicina Jeddah) è una città molto aperta dal punto di vista culturale. Perché? Perché qui da sempre sono arrivati Pellegrini da tutto il mondo, ed è qui che si sono fusi in un affascinante caleidoscopio di stili e culture differenti. Ad esempio a Jeddah, dove ho passato qualche giorno, ci sono da tantissimi anni discoteche private, o stabilimenti balneari privati dove è possibile per le donne usare il costume. Per non contare lo stile architettonico delle case, modellate da sapienti artigiani del legno indiani
CONCLUSIONI
Ciò che consiglio vivamente è visitare la regione di Al Ula, fantastica, e magari la città vecchia di Jeddah. Non dubito che durante i prossimi anni i tour operator offriranno una visita a questi due luoghi ai turisti provenienti dalla vicina Giordania.
E andate in l’Arabia Saudita appena possibile, ora è il momento di scoprirla nel vero senso della parola (anche per le donne che viaggiano sole, non ci sono assolutamente problemi. O quantomeno, né più nè meno di quelli che incontrerebbero in un qualsiasi altro paese).
È davvero un paese totalmente differente da tutti i luoghi comuni con cui generalmente ce la si immagina!
Ovvio, non è tutto rose e fiori!!! Ci mancherebbe. C’è ancora parecchio da fare, ma siamo sulla strada giusta ed è questo che secondo me conta di più.
Spero che questa lista possa essere utile per qualcuno. Non pretendo assolutamente sia considerata la Verità assoluta, ma solo impressioni soggettive di un viaggiatore. Prometto che la prossima volta mi dedico a raccontare delle Mauritius e delle sue spiagge, forse più facili da trattare 😁
Sappiate solo che io ce l’ho messa tutta per dare una immagine veritiera di un paese in evoluzione. Ovvio che quello che ho scritto deriva dal mio modo di essere e di come mi rapporto al mondo. E generalmente lo faccio col sorriso, affinché il mondo mi sorrida di rimando.
Buona Arabia Saudita a tutti!!!
✌🏻✌🏻✌🏻
Per chi ha piacere può seguirmi sul mio canale Instagram
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WHY I LOVED Saudi Arabia
Little is known about Saudi Arabia. And what is known is often inaccurate.
But no wonder, until September 2019, Saudi Arabia was a country hermetically closed to tourism. ” In fact, until five months ago the only way to get a visa was to be dependent on some multinational oil company, or tried to be pilgrims who wanted to visit Mecca.
With the greeting to the throne of the new King Salman, but above all thanks to his 34 year old son Mohammad, Saudi Arabia is trying to make up for lost time, with the declared declaration of becoming within a few years.
Here a list of curiosities / impressions random that I collected during my 10.000kilometers around this huge country.
🛵Let’s start right from the beginning: what surprised me most was getting a visa. Before it was practically impossible, now it is received online about 120 seconds after completing and paying for the form (always online). Ah, visa valid for one year and multiple entry! What more do you want?!
🛵When visiting: I would say almost compulsory from October until the end of March. Because during the summer, either you have a titanium exoskeleton that protects you from the 50 years that grip it, or finished like loose tires along the roadways⚰️.
Also note, that in summer, tourist sites (such as Al Ula) close and cities are impossible to visit. In fact, the local population survives by chasing air conditioning, be it the car, office or shops. In short, there are not many reasons to visit Saudi Arabia in the summer months, if not to attempt suicide😉
🛵Obviously one of the first things that a foreigner notes upon entering Saudi Arabia is the different approach that exists between the male and female spheres. For cultural and religious reasons there is no “western-merger” between the two spheres, especially if they are foreign and do not belong to the same family. So at the customs there is a queue for women, and one for men. In the restaurants, there is a family room, the area dedicated exclusively to women or families.
Travelers / tourists are completely free of clothing and interact as they see fit, obviously using common sense and respect for a sense of modesty other than the western one.
🛵In the last two years, with the advent of the new King, Saudi society is also changing a lot. So for example now you can see women entering restaurants in men’s areas, or groups of young women going out on their ow. And women drive the car … unthinkable until few years ago. Well done Saudi!
🛵About traffic, progress has been remarkable! Think that before they were examples of non-existent speed limits, and traffic lights were ignored. Now everyone, thanks also to the cameras, follows the rules. So traveling to Arabia has become safer, and I do it all at 60 km / h. (In any case, the roundabouts are still Russian roulettes, as in other other countries🤨)
🛵Arabia is generally quite inexpensive. Gasoline costs very little and with $ 3/4 you can fill up with rice and chicken (the most common dish). Do you know how much I spent in a month and a half? $ 150. Ok, I don’t sleep in the hotel but in a tent and by those who host me, and often lunch is also offered by perfect foreigners, but it is more than affordable for a low budget traveler.
🛵By the way, if I have to say it all, on more than one occasion I have received money from people who have had the pleasure of helping me in some way. (Among other things, I did not know, one of the pillars of Islam is charity).
🛵Anyway, with the new prince the taxes that did not exist before were introduced (ok, only 5%, beginners compared to Italy😏)
🛵Even foreign policy has undergone changes, becoming in some ways less “accommodating”. It is no coincidence that relations with Qatar, Iran, Yemen are now not idyllic
🛵After a month and a half I came to the conclusion that the Saudis love to give bottles of water. It is in culture (as well as in the Koran, where every sip of water offered to the thirsty approaches paradise); so at every stop and at every meeting I collected bottles, certainly essential in August, a little less between January / February, when the temperature is around 15/20 degrees.
🛵About plastic, there is still not much respect for nature … and so bags and bottles populate the deserts. But alas I would say that this is a worldwide problem.
🛵as you have already suspected, culture and religion here often hold hands, merge, more than in other Islamic countries that I have met along my tour around the world.
🛵But be careful not to overlap culture and religion in every aspect of daily life. For example, regarding the hijab (the black veil with which women cover themselves), the Koran tells women to cover their heads, not their faces. In fact, during prayer they must have their faces uncovered.
So why in Saudi Arabia almost always (a little less in the capital Ryad and Jeddah) do women wear hijab? By culture, not by religion. Perhaps this is one of the points on which the Westerner stumbles most often
🛵Arabia is not just desert! For example, Arabia is also the 2 / 3000m high mountain range that runs alongside the Red Sea, where the Saudis take refuge during the summer.
🛵there is not a lot of alchol around here (unlike Jordan, Bahrain, Qatar or the United Arab Emirates for example) … but probably this aspect will also change in the coming years
🛵Often the idea that you have of girls and women covered in black veils is that they are basically unapproachable. Mistaken. Most often I chatted with covered girls, exactly as I would have done in other countries. Of course, this is not the case for everyone, every person is different, but I would say as in the rest of the world
🛵I would have liked to visit the Sacred city of Mecca, which unfortunately is closed to non-Muslims. At the entrance to the city there are red signs where non-Muslims are invited not to enter the city. I have heard that some non-Muslim foreigners have entered equally, but honestly I find it only a major lack of respect for the host population.
🛵The skin color of the Saudis varies widely from person to person. There are clear people, some mulattoes, some Asian, some of African descent. The reason is easy. For 1400 years, Arabia has welcomed pilgrims from all over the world. And in the past, often, the Pilgrims avoided going back to face other long and hard months of travel (let’s say that today it is easier with a plane, but when you moved on foot or with makeshift boats, well it was all less obvious ).
🛵🛵while the traditional men’s dress is the white / thawb tunic with a headdress / keffiyeh generally red (and not white such as in the Emirates). The headdress always has the same fantasy with fish or stylized waves, because it derives from fishermen. But this is only the traditional dress, the elegant one, used for example on official occasions, on the workplace or even in everyday life. Just like in the West, a jacket and tie is worn. And as in the West, it is man’s discretion to wear thawb or not.
For women, on the other hand, the use of a black tunic is much more frequent, rather than a pair of jeans in view. But emancipation and globalization will also change this aspect shortly.
🛵If you travel with your own vehicle, I always recommend keeping the petrol level monitored, because you often cross desert areas of 2/300 km without a living soul … and it doesn’t matter if you are in Saudi Arabia, where you he says it’s enough to dig a hole in the sand to find oil
🛵one of the aspects that made me love this country is the hospitality I received: the Saudis have enormous respect for the foreigner and strive to help him in any way. Chapeau. And as a tourist, in tourist places I have often been asked for my personal impression of what I was seeing in Arabia. In short, tourism is really serious business now. Ah, regarding the hospitality of these people, I happened to speak with the Princes, who invited me to have dinner with them, offering me accommodation!
🛵but remember that everything is at an early stage. For example, the archaeological site of Mada’in Salih has been open since October 2019, and on the day I visited it there were only 100 tourists. Compared to the “Nabataean sister” Petra-Jordan (which reaches 20 / 30,000 daily visitors), it is still little. But I don’t doubt, I don’t doubt and I still don’t doubt that in a few years Al Ula will become one of the most visited places in the world, because it has very little to envy to its sister Petra.
🛵Yes, Arabia is making every effort to positively attract worldwide attention; it is not surprising that many sporting events are hosted here, such as the Dakar for the next 10 years, or football finals from other countries
🛵 Saudis pray a lot (which is a bit like saying that in Italy many people eat pasta and pizza). And during the five daily prayers each shop / business must close by law 20/30 minutes. For example, sometimes I happened to wait a while before I could get petrol
🛵ok, we understood that Saudi society is changing a lot, but you still don’t know that even in a few years now we started drinking coffee (in addition to the beloved tea), which thankfully is found almost everywhere, in every shack in charge. And it’s also good!
🛵other customs are also changing. For example, the use of chairs and tables is spreading in restaurants / cafes / homes, although most Saudis prefer to sit on rugs. And in any case it is typical of Arab culture to sit on rugs, whether in the flower beds of the cities, on the seafront or along the roadways for picnics
🛵 and you prefer to eat still with your hands, at most you can ask for a spoon (forks and knives I’ve seen a few) 😉
🛵 Until a few decades ago, the days of rest were Thursday and Friday … now they are Friday and Saturday, to coordinate with the rest of the non-Muslim world. We work on Sundays
🛵Every petrol station has its own small mosque, where I happened to sleep for the night, quietly. And also wash me. A great blast for us travelers! ✌🏻✌🏻
🛵 made me laugh with the Arabs they pronounce the name of my travel companion, “vesBa” instead of Vespa
🛵Arabia in Arabia there is a very large percentage of foreign workers, especially Indians from Kerala, Bangladesh and Yemen
🛵Arabia is extremely, extremely, extremely safe. Just to give an idea: in the cities I left the Vespa loaded with luggage with helmet, and jacket hanging, even for hours. Nobody has ever touched anything. The only thing I was sometimes told was to perhaps be careful of the children who would sit on it, attracted by such beauty.
The idea that someone could steal wasn’t even considered (and no, they don’t cut the hands of thieves, don’t worry)
🛵 Contrary to what can be expected, Mecca (together with neighboring Jeddah) is a very culturally open city. Why? Because pilgrims from all over the world have always come here, and it is here that they have merged into a fascinating kaleidoscope of different styles and cultures. For example, in Jeddah, where I spent a few days, there have been private discos for many years, or private bathing establishments where it is possible for women to wear costumes. Not to mention the architectural style of the houses, modeled by skilled Indian wood craftsmen
CONCLUSIONS
What I highly recommend is visiting the fantastic Al Ula region, and the old city of Jeddah. I do not doubt that during the next few years tour operators will offer a visit to these two places to tourists from neighboring Jordan.
And go to Saudi Arabia as soon as possible, now is the time to discover it in the true sense of the word (even for women who travel alone, there are absolutely no problems. Or at least, neither more nor less than those they would encounter in any Another country).
It is truly a country totally different from all the commonplaces and stereothips with which you generally imagine it!
Of course, it’s not all perfect. There is still a long way to go, but we are on the right track and this is what I think matters most!
I hope this list will be useful for someone. I absolutely do not claim to be considered the absolute Truth, but only the subjective impressions of a traveler.
THANKS SAUDI, I love you so much!!!