Notiziario
ALLA RADIO
RDS – Anna & Sergio – intervista radiofonica del 9 novembre 2023
da Soundcloud – Intervista telefonica (incomincia intorno al 36° minuto): https://soundcloud.com/shoutingfire/hippietrap-live-from-turkey-on-the-smiling-van
da Radio Capo d’Istria – Intervista radiofonica del 12 marzo 2018
da Radio Capital – Intervista radiofonica del 23 settembre 2017 da Varsavia
da Radio RAI – Intervista radiofonica del 14 agosto 2017
da Radio Capo d’Istria – Intervista radiofonica del 21 novembre 2016
da RSI Rete UNO, Radio Televisione Svizzera “tutorial” – Intervista radiofonica del 27 ottobre 2016
da Radio Laghi – Intervista radiofonica del 26 settermbre 2016
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da Radio Capital – Capital in the World – intervista radiofonica del 26 marzo 2014
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da Radio inBlu – intervista radiofonica del 06 luglio 2013
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da Radio Italia “In compagnia di “- intervista radiofonica del 14 novembre 2010
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da Radio Italia “In compagnia di “- intervista radiofonica del 6 febbrario 2011
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da Radio Italia “In compagnia di “- intervista radiofonica del 29 Maggio 2011
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da Radio Stella Incontri – intervista radiofonica del 27 aprile 2010
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da Radio24 Melog 2.0
– intervista radiofonica del 04 maggio 2010
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link
alla puntata
da Radio24 “Giro di vita”- intervista radiofonica del 08 luglio 2010
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da Radio24 “La bella Estate”- intervista radiofonica del 12 luglio 2011
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da Radio Popolare Jalla
– intervista radiofonica del 05 maggio 2010
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link al blog
da KHSU-FM 90.5 Arcata, CA (USA ) – intervista radiofonica del 28 luglio 2010
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ALLA TELEVISIONE
da Mokey Magic 10 settembre 2023
da Abnnews Pakistan 13 luglio 2023
da Asinet News 27 aprirle 2023
da Daily Star 20 marzo 2023
da The territorial news 1 marzo 2023
da Ekattor 23 febbraio 2023
Vai all’intervista:
https://www.facebook.com/reel/1445090279359992?fs=e&s=TIeQ9V&mibextid=Z7KxXA
da Kohelia TV 22 febbraio 2023
da My News Satkhira 5 febbraio 2023
da Desh TV News 2 febbraio 2023
da Desh 24 1 febbraio 2023
da Hala Kuwait 20 giugno 2022
https://www.youtube.com/watch?v=uiK-PKVnNgg
da Watch Narwi نروي حياة | رحال ڤيسبا 16 giugno 2022https://www.youtube.com/watch?v=YmOZJ2veZlQ
da AlziadiQ8 Blog Plus 3 14 giugno 2022
https://www.youtube.com/watch?v=AWJ8Vau3h7k
Vijesti-television-VISOKO-Bosnia da Neven Krajisnik, Visoko- Bosnia – 2 agosto 2021
Vizioni i pasdites – Ne Vespa ne mbi 80 vende te botes, italiani vjen ne Shqiperi – 7 Korrik 2021
Dalla TV Kuwait
https://www.instagram.com/tv/CDD7mqLFkvx/?igshid=1851irzlzaruc
Da “Yediot”, canale televisivo israeliano. Intervista andata in onda il 14 maggio 2019.
Link su Facebook:
Warbixin Dalxiise 47 Wadan oo ay Somaliland ku jirto Mooto ku soo maray
da SAAB TV
da “Telemolise”, canale televisivo italiano. Intervista andata in onda il 12 febbraio 2017.
da Dalla Trasmissione “Viaggio in Molise”, puntata n.4588 di “Telemolise”. Intervista andata in onda il 20 febbraio 2017.
SULLA STAMPA E SUL WEB
da ELLE – India – 1 dicembre 2023
da Corriere della Sera – Bologna – 4 novembre 2023
da Corriere della Sera – Milano – 25 ottobre 2023
> Vedi pdf
da Buthan Today – 15 ottobre 2023
> Vedi pdf
da Il Resto del Carlino – 10 ottobre 2023
da T2 Online – 29 giugno 2023
da Newsband – 16 maggio 2023
da The Hindu.com – 4 maggio 2023
da Malayala Manorama – 27 aprile 2023
da Dheepika News – 21 aprile 2023
da Manorama on line – 15 aprile 2023
https://www.manoramaonline.com/district-news/ernakulam/2023/04/15/scooter-travel-ernakulam.html
da The Daily Star – 18 mar 2023
da Dhaka Mail – 6 febbraio 2023
https://dhakamail.com/country/67668?fbclid=IwAR309Trjv66KgqutFDcrcxzC1RdnoWjAPP_RyZ2DV1BRiIqXXprfiU7QHYw
da da Prothomalo – 2 febbraio 2023
https://www.prothomalo.com/bangladesh/district/wcdw8efjek
da Kuwait Times – 18 Giugno 2022
Italian adventurer Lavarra makes Kuwait stop in Vespa world tour
https://www.kuwaittimes.com/italian-adventurer-lavarra-makes-kuwait-stop-in-vespa-world-tour/
da Sip – Giugno 2022
Ilario Lavarra: On the Vespa since 2017
da Wide Magazine – Novembre 2021
da Slobodna Dalmacia – 17 luglio 2021
da MOTOTURISMO – n.266 marapr 2021
da Iran tourism – Settembre 2020
Italian Vespa Grand Tour, Quarantine Season in Iran
https://irantourismnews.com/vespatour
da Heavy Rider Corriere della Sera – 2 Aprile 2020
Virus, frontiere chiuse: Lavarra fermo in Iran L’incredibile svolta del “Grand Tour” in Vespa
Per l’articolo: http://heavyrider.corriere.it/2020/04/02/virus-frontiere-chiuse-lavarra-fermo-in-iran-lincredibile-svolta-del-grand-tour-in-vespa/
da https://Alwatan piaggio group – 5 Febbraio 2020
da Hailrally – 5 Febbraio 2020
الرحالة الإيطالي إيلاريو: السعودية سحرتني وأذهلني كرم أهل حائل
da Sabq4all – 5 Febbraio 2020
da Wide Magazine piaggio group – 2 Febbraio 2020
VESPANDA: “THE GREAT TOUR” OF ILARIO LAVARRA
Da Red Bull Motorsport – 18 Gennaio 2020
dal Corriere della Sera – Heavy Rider – 13 Gennaio 2020
Lavarra: “In Vespa ho già attraversato 70 Paesi Da Dubai andrò in Iran, Australia e America”
di Antonio Morra
da SAMT, quotidiano del Ministero dell’Economia iraniana – 8 novembre 2019
da World of Cars – 8 novembre 2019
da Heavy Rider Corriere della Sera – 12 gennaio 2019
L’Africa di Ilario Lavarra: un video dal Marocco. Ora in Uganda “Viaggio più lungo del mondo”
di Antonio Morra
Ilario Lavarra è arrivato in Uganda e continua questo lungo viaggio per il globo che lui ha ribattezzato Le Grand Tour. Era partito per il “Viaggio più lungo del mondo” in Vespa sabato 16 settembre 2017 da Milano, Arco della Pace. Ci ha mandato questo video che parla di Marocco… (leggi l’articolo completo)
da Mototurismo (n°250) – luglio 2018
21 americhe: viaggio in solitaria su una vecchia vespa
di Lorenzo Franchini
Sarebbe stato davvero un peccato se Ilario Lavarra non fosse riuscito a condividere….
da Heavy Rider Corriere della Sera – 3 aprile 2018
Lavarra: il video da Milano a Capo Nord Prosegue il “Viaggio più lungo del mondo”
di Antonio Morra
Ilario Lavarra è arrivato in Africa occidentale, in procinto di continuare questo lungo viaggio per il globo che lui ha ribattezzato Le Grand Tour. Era partito per il viaggio più lungo del mondo in Vespa sabato 16 settembre 2017 da Milano, Arco della Pace. Ci ha mandato questo video che racconta…(leggi l’articolo completo)
Viaggio più lungo del mondo: Lavarra è in Togo tra brodo di topo e attacchi di tifo
di Antonio Morra
Ilario Lavarra protagonista del Viaggio più lungo del mondo ci ha scritto una nuova puntata della sua incredibile esperienza.
Cari amici del Blog Heavy Rider
vi scrivo dal piccolo Togo che ancora devo visitare. Sono a Lome, in attesa di ricevere…(Leggi l’articolo completo)
TOUR DU MONDE EN VESPA
L’italien Ilario Lavarra à la découverte d’autres cultures
…
da GenteDeMoto.com – 7 novembre 2017
Ilario Lavarra hace varios años decidió dejar su trabajo en Milán y embarcarse en la aventura de dar la vuelta al mundo en Vespa.
El joven de 34 años era encargado de un hotel en la ciudad de Milán y renunció hace un año y medio para llevar a cabo este viaje que le llevaría mucho tiempo. Recorrió el continente americano desde el estrecho de Bering en Alaska, hasta Ushuaia, en el extremo más meridional del continente.(leggi l’articolo completo…)
da SportCartagena.es – 5 novembre 2017VISITÓ EL VESPA CLUB CARTAGENA
Un italiano que da la vuelta al mundo en una Vespa pasa por Cartagena
Esta semana visitó Cartagena Ilario Lavarra un joven italiano de 34 años, que hace varios años decidió dejar el hotel que regentaba en Milan y embarcarse en una aventura como la que está llevando a cabo, dar la vuelta al mundo en Vespa.(leggi l’articolo completo…)
da Motosprint – 05 novembre 2017
di Antonio Morra
Ilario Lavarra, partito in ottobre per il viaggio in Vespa più lungo del mondo ci aveva promesso un “diario” della sua incredibile impresa. Eco qui sotto la prima puntata.
di Ilario Lavarra
“Andare a CapoNord non era poi così necessario, almeno per me, almeno dal punto di vista turistico. Ci ero già stato nel 2005, con quella che qualche anno dopo sarebbe diventata la Corazzata, la mia Vespa d’America, quella che si è girata l’intero continente americano e che ora riposa al Museo Piaggio.
leggi l’articolo completo
da Motosprint – 06 ottobre 2017
di Giovanni Carlo Nuzzo
In giro per il mondo con una Vespa del ’68
di Giovanni Carlo Nuzzo
All’origine doveva essere una passeggiata, o quasi: Milano – Capo Nord – Portogallo. Stop. Tanto per scrollarsi di dosso la monotonia della quotidianità. Così Ilario Lavarra, 35enne milanese laureato in Economia, animo inquieto e appassionatissimo vespista, aveva immaginato, in prima battuta, il lungo viaggio che lo vede impegnato attualmente, cominciato lo scorso 16 settembre dall’Arco della Pace di Milano… (leggi l’articolo completo) da Heavy Rider Corriere della Sera – 17 settembre 2017
Partito il viaggio in Vespa più lungo del mondo
di Antonio Morra
Il dado è tratto. Ilario Lavarra è partito per il viaggio più lungo del mondo in Vespa, quello che lui ha ribattezzato “Le Grand Tour”. Lo ha fatto sabato 16 settembre da Milano, Arco della Pace, davanti a un centinaio di amici, sostenitori e ammiratori che non hanno voluto perdere il semaforo verde di un’avventura incredibile: 150 mila chilometri in tre anni, lui e la sua Vespa 125 cc (portata a 150) un mezzo che risale al 1968.(leggi l’articolo completo) da Novella2000.it – 15 settembre 2017
Mollo tutto e giro il mondo in Vespa! L’incredibile storia di Ilario Lavarra
di Francesco Fredella
Chiude tutto e parte. Tutto vero. Ilario Lavarra ha deciso di spendere tutti i soldi guadagnati con il suo B&B nei pressi della stazione centrale di Milano per fare il giro del mondo in Vespa. Parte oggi da Milano e percorrerà in tre anni migliaia e migliaia di chilometri. Pochissimi bagagli con sé, ovviamente in Vespa lo spazio è decisamente poco.(leggi articolo completo) da TGcom24.it – 15 settembre 2017
“Chiudo il mio B&B e faccio il giro del mondo in Vespa”, la sfida di un milanese
di Olga Bibus
Dopo aver girato l’America per due anni sul suo scooter, Ilario Lavarra ha deciso di ripartire. Questa volta ha in mente un viaggio ancora più grande che lo porterà da un capo allʼaltro del mondo, a bordo di uno scooter “vecchio” 50 anni. Il suo racconto a Tgcom24 [leggi articolo completo]
da LaStampa.it – 7 Settembre 2017L’onda della libertà è una Vespa tricolore
Il giro del mondo dopo 21 Americhe
Irene Cabiati
Colleziona Vespe, ma non le tiene in garage come pezzi da museo, le fa camminare e quando se lo meritano, riserva loro il posto d’onore in salotto. Ilario Lavarra tra pochi giorni, il 16 settembre, parte da Milano per il giro del mondo su una GT celeste del 1968 con la quale prevede di percorrere 150 mila chilometri. Il suo viaggio sul sito www.vespanda.com […]
da Ruote Classiche – Settembre 2017da Vespa Club d’Italia numero 3 – 2017 da Corriere della Sera – 17 Agosto 2017
Ilario Lavarra: 150mila km in Vespa
Tre anni fa era andato alla scoperta delle Americhe. Ora sta per ripartire. E vuole esagerare: un Grand Tour intorno al mondo. Sempre su uno scooter Piaggio. Del 1968
di Antonio Morra
Sinceramente faccio molta fatica solo ad immaginarlo: un viaggio in Vespa lungo il periplo del mondo. Ilario Lavarra, 35 anni, grande viaggiatore non nuovo a queste imprese, invece, lo ha immaginato e lo sta preparando. Partirà il 16 settembre da Milano.
Come gli antichi viaggiatori
Un’avventura pazzesca: 150 mila chilometri in tre anni, lui, la sua Vespa 125 cc portata a 150, addirittura del 1968 e poco, pochissimo bagaglio. Tra anni fa aveva attraversato le Americhe in solitaria. Sembrava appagato, poi la voglia d’avventura è ritornata più forte che mai. Ha immaginato un viaggio da Milano a Capo Nord per scendere fino a Città del Capo. Ma piano piano ha preso corpo l’idea di un Grand Tour ispirandosi ai viaggi che i giovani ricchi effettuavano in Europa e soprattutto in Italia due secoli fa.
da fanpage.it – 10 Agosto 2017Ilario Lavarra, giro in Vespa intorno al mondo
Un’avventura di 150mila km in tre anni a bordo di una Vespa del 1968 attraversando Europa, Asia, Nuova Zelanda, Australia e America. Partenza il prossimo 16 settembre dal Pirellone.
Ilario Lavarra non è nuovo a questo genere di imprese: tre anni fa ha attraversato le Americhe, percorrendo 82mila km in 18 mesi, in solitaria, in sella a una vecchia Vespa. Ora è pronto a una nuova avventura: 150mila chilometri in tre anni attraverso Europa, Africa, Nuova Zelanda, Australia e Americhe, con una Vespa GT del 1968 e pochissimo bagaglio. Partenza il prossimo 16 settembre da Milano.
Giro in Vespa intorno al mondo
Per la sua nuova sfida, Lavarra ha pensato in grande, a un Grand Tour, un’incredibile traversata ricca di avventure, imprevisti, e problemi, primo dei quali, racconta al Corriere della Sera, la burocrazia, pronta a mettere i bastoni tra le ruote. “Visti e permessi” che sono una parte importante del viaggio, come la preparazione fisica. “A 35 anni sono al limite fisico per queste imprese. Ho intensificato la palestra, ora peso 80 chili e sono alto un metro e 86. Ho scelto di affrontare subito l’Africa perché ritengo sia lo scoglio più difficile. Il resto verrà”.
da InSella.it – 1 Agosto 2017Estate 2017 – 10 libri di moto da leggere sotto l’ombrellone
Letture estive: ecco una lista di 10 libri da portarsi in vacanza. Le due ruote la fanno ovviamente da padrone, ma nell’elenco che vi proponiamo trovano spazio anche titoli in cui il vero protagonista è l’amore per il viaggio e l’avventura.
Letture estive
Dalle americhe percorse in lungo e in largo da Ilario Lavarra a quelle descritte da Ernesto Guevara in sella alla sua Poderosa, passando per la Patagonia di Chatwin e l’Asia di Bettinelli. Che lo si affronti con una Norton, una Vespa, una BMW o a piedi, il viaggio ha sempre qualcosa di magico da insegnarci. Ecco 10 libri che lo confermano.
150.000 km around the World with “Ardimentosa”, the great ’68
#Vespa GT. Ilario Lavarra will start this amazing trip in Milan, September 16th.
Vespista Giramondo
Il modenese Ilario Lavarra a settembre partirà da Milano per un lungo viaggio che lo porterà in tutti e cinque i continenti.
Rigorosamente a 50 all’ora.
da Il Secolo XIX – Genova – 21 Luglio 2017
Il girodel mondo dall’Artico all’Asia su una Vespa Gt del ‘68
Ilario Lavarra, 35 anni, partirà il 16 settembre
È un “vecchio amico” del Vespa Club Genova
GIRARE IL MONDOin Vespa si può. Soprattutto se si tiene fede al motto che il bello del viaggio non è la destinazione, ma il viaggio in sé.
Una scelta di vita per Ilario Lavarra, milanese di 35 anni, che a Genova è di casa essendo un assiduo frequentatore del Vespa Club di via Balleydier.
Lavarra ha deciso di lasciare scrivanie, computer e telefoni per viaggiare. Il più a lungo possibile, il più distante possibile, e sempre in Vespa. «Fino al 2010 sono stato impiegato in un ufficio commerciale. Poi ho capito che non era la vita che faceva per me. Sono sempre stato appassionato di Vespa, ne ho diverse, tra cui una del ’49.E allora ho deciso di fare quello che avrei sempre voluto fare: viaggiare». Con un primo viaggio nelle Americhe, abordo della “sua” Vespa, con un motore 200 trovatogli da Vittorio Vernazzano, presidente del Vespa Club Genova: «Ilario è un mio grande amico, è venuto nella nostra sede più volte per raccontare le sue esperienze, a partire dal suo libro. È un po’ matto, ma sa quello che fa e noi non possiamo che fargli tutti gli auguri del caso», dice Vernazzano. E lo stesso Ilario conferma: «A Genova ho molti amici e sostenitori, ed è verissimo quello che dice Vittorio: la “Corazzata”, la Vespa che ho utilizzato per il primo giro, ha il motore che mi ha trovato lui ed oggi è al museo della Piaggio», in Toscana. [… ]
Ilario Lavarra, di nuovo in viaggio con Le Grand Tour
Dopo gli 81mila km percorsi lungo le americhe, il vespista e scrittore Ilario Lavarra torna in sella per una nuova avventura. Con una Vespa GT del 1968, il 35enne milanese percorrerà circa 150mila km lungo le strade di tutto il mondo. La partenza è per il 16 settembre.
Le Grand Tour
Ilario Lavarra è pronto a rimettersi in viaggio. L’autore di 21 Americhe torna in sella alla Vespa pronto ad affrontare un Grand Tour di 150mila chilometri in giro per il mondo, dall’Europa alle americhe, passando per Africa, Asia e Oceania.
Un viaggio “romantico” e d’arricchimento personale: compagna di viaggio sarà una vespa GT del 1968 che, con partenza da Milano il 16 settembre 2017, lo porterà alla scoperta dell’intero pianeta. Classe 1982, Ilario ha già affrontato un viaggio in solitaria di 82mila km attraverso il continente americano, anch’esso compiuto in sella a una Vespa di quarant’anni e raccontato nelle pagine del suo libro “21 Americhe”.
Su YouTube, il video di presentazione racconta invece i propositi e l’itinerario di questa seconda ed incredibile avventura che, con entusiasmo e impazienza, il temerario vespista si prepara ad affrontare!
Il giro del mondo in Vespa, milanese lancia la sfida: “Tre anni di viaggio su una moto del ’68”
Partirà il 16 settembre da Milano – “probabilmente da Palazzo Lombardia” – per un viaggio di 150mila km in giro per il mondo con l’unica compagnia della sua Vespa del 1968: Ilario Lavarra, 35enne milanese “vespista, viaggiatore e fotografo” si sta preparando al suo personale Grand Tour. “In passato – spiega – ho già fatto un’esperienza del genere, percorrendo tutto il continente americano in Vespa. All’epoca ho percorso 82mila km in un anno e mezzo, questa volta conto di impiegarne circa tre per una distanza quasi doppia”. Mentalmente è pronto: “Non vedo l’ora di partire, l’unica fatica è convincere le persone con cui parlo del viaggio che non sono pazzo”. Il viaggio potrà essere seguito sul sito www.vespanda.com e su Facebook
(a cura di Lucia Landoni)
da Gazzetta di Mantova – 12 Luglio 2017
Il giro del mondo in Vespa, milanese lancia la sfida: “Tre anni di viaggio su una moto del ’68”
Partirà il 16 settembre da Milano – “probabilmente da Palazzo Lombardia” – per un viaggio di 150mila km in giro per il mondo con l’unica compagnia della sua Vespa del 1968: Ilario Lavarra, 35enne milanese “vespista, viaggiatore e fotografo” si sta preparando al suo personale Grand Tour. “In passato – spiega – ho già fatto un’esperienza del genere, percorrendo tutto il continente americano in Vespa. All’epoca ho percorso 82mila km in un anno e mezzo, questa volta conto di impiegarne circa tre per una distanza quasi doppia”. Mentalmente è pronto: “Non vedo l’ora di partire, l’unica fatica è convincere le persone con cui parlo del viaggio che non sono pazzo”. Il viaggio potrà essere seguito sul sito www.vespanda.com e su Facebook
(a cura di Lucia Landoni)
da CanicattiWeb – Febbraio 2017
Ieri sera presso l’Associazione Athena, in Corso Umberto I a Canicattì si è tenuto un incontro con un autore d’eccezione, un viaggiatore dei nostri tempi: Ilario Lavarra, un giovane vespista, laureato in economia e commercio che decide di staccare la spina, mettersi a bordo della sua vecchia vespa di oltre 40 anni e di girare l’America in lungo e largo. Introdotto magistralmente da Federico Licalzi, ho assistito al suo racconto di straordinaria bellezza, accompagnato da foto e diapositive. Un viaggio pieno di coraggio, amore, curiosità che poi si è tradotto in una fatica letteraria dal titolo ” 21 americhe”. ( acquistabile anche on line ) [… ]
da Corriere di Como – Febbraio 2017
Americhe in Vespa, il sogno di Lavarra
Una straordinaria esperienza di viaggio, quella che Ilario Lavarra ha raccontato sabato sera a soci e amici del “Vespa Club Cantù” nella sala parrocchiale di Mirabello a Cantù. E che ha affidato al suo libro 21 Americhe (edizioni Ultra, 2016) dove racconta un sogno diventato realtà: un viaggio di 82.000km con una Vespa di 40 anni lungo il continente americano. Una laurea in Economia, poi quattro anni di lavoro e risparmi con un obiettivo preciso. Lavarra, classe 1982, ha attraversato le Americhe da Nord a Sud e ritorno in sella alla sua Vespa, soprannominata per l’occasione “Amerigo Vespuccia”. Ci ha messo 18 mesi, dall’Alaska alla Terra del Fuoco, per poi risalire a New York. Compagni di viaggio ed enormi fonti di ispirazione i grandi miti letterari del passato: Jack London che racconta lo Yukon, Jack Kerouac e la sua San Francisco, e poi ancora i Caraibi di Hemingway e la Patagonia di Chatwin. Lavarra percorre tutte le strade secondarie e si mette in gioco nelle situazioni più improbabili. Talvolta divertenti e buffe, altre più difficili da risolvere, ma non si perde mai d’animo, tra momenti di freddo, fame, la Vespa da sistemare e incontri indimenticabili. La sua energia e la curiosità lo spingono a compiere quello che si era prefissato: attraversare 21 Paesi e tornare in Italia con la sua amatissima Vespa. Un mito italiano che non teme alcun tipo di sfida. Il sito di Lavarra è www.vespanda.com.
da KUSTOM – Febbraio 2017 da Gazzetta di Siena – Febbraio 2017 da ANSA Molise – Febbraio 2017Con Vespa ai confini del mondo
18 mesi e 82 mila chilometri in solitaria per Ilario Lavarra
(ANSA) – CAMPOBASSO, 11 FEB – Un viaggio di 18 mesi in solitaria, senza tappe programmate, sponsor e Gps; 82 mila chilometri percorsi in sella alla sua ‘Corazzata’, una Vespa di 40 anni, dall’Alaska alla Terra del fuoco, per poi risalire dalla costa atlantica fino a New York. È l’impresa che Ilario Lavarra, 34 anni di Milano, una laurea in Economia, ha raccontato a Campobasso nel corso della presentazione del suo libro ’21 Americhe’, invitato da un gruppo di ‘Vespisti’.
“Un’idea – ha detto – nata negli anni grazie alla passione che nutro per i viaggi e per la Vespa. Ho cercato di unire le due cose”. Un viaggio appassionante, ma pieno di rischi e incognite. “Più volte ho rischiato di morire. Ricordo in particolare quando mi sono perso nel deserto della Colombia senza una goccia d’acqua”. Ai confini del mondo senza il Gps.
“Avevo solo una cartina stradale. Se si viaggia con una vecchia Vespa – spiega – non ci si può portare dietro il Gps, è contraddittorio”. La prossima impresa? “Fare il giro del mondo.
Sempre su una Vespa”.
Una serata piena di emozioni grazie alle avventure raccontate da Ilario Lavarra
Hanno partecipato anche Antonella Milillo, Presidente del V.C. Gioia del Colle, Carlo Di Lecce, Vice Presidente del V.C. Corato, e Enrico Bruni del V.C. Bisceglie
L’autore ha raccontato il suo viaggio in solitaria a bordo di una vespa del 1970, lungo l’intero continente americano percorrendo una distanza di 82.000 Km. in 18 mesi di avventure, che, dall’Alaska arriva sino alla Terra del Fuoco per poi risalire lungo la costa atlantica sino a New York. Ilario ha illustrato attraverso filmati e racconti dal vivo quelle che sono state le situazioni a volte divertenti ed altre non senza pericoli che lo hanno visto protagonista. Situazioni difficili da gestire, superate grazie alla caparbietà di portare a termine il “sogno di una vita”. [… ]
da L’Obiettivo – Febbraio 2017“21 Americhe”: Ilario Lavarra racconta il suo viaggio il 12 febbraio con il VespaClub Cassano delle Murge
di Dario Morgese – presidente VespaClub Cassano delle Murge
Domenica 12 febbraio alle ore 10:30, presso i locali della Scuola di Cake design di Sara&Serena in via Vittorio Veneto, 36 si terrà l’incontro con Ilario Lavarra, autore del libro 21 Americhe, edito da Ultra.
L’autore racconterà il suo viaggio di 82.000km con una Vespa di 40 anni lungo l’intero continente americano.
Una laurea in Economia, poi quattro anni di lavoro e risparmi con un obiettivo preciso in testa: partire, destinazione America. Ilario Lavarra, classe 1982, nel maggio 2010 finalmente inizia il sogno di una vita, ovvero attraversare da Nord a Sud e ritorno il continente americano in sella alla sua Vespa, la Corazzata, soprannominata per l’occasione Amerigo Vespuccia. Un viaggio di 18 mesi e 82mila chilometri che dall’Alaska arriva giù fino alla Terra del Fuoco per poi risalire dalla costa atlantica fino a New York. [… ]
da Ragusa News – Febbraio 201703/02/2017 10:09 • APPUNTAMENTI • ISPICA
Vespi siciliani uniti, a Ispica
“21 americhe”, incontro con Ilario Lavarra febbraio 2017
15 febbraio 2017, ore 19:00.
Ilario Lavarra ospite del Vespa Club Acquaviva delle Fonti.
Fervono i preparativi per l’arrivo ad Acquaviva di Ilario Lavarra. Mercoledì 15 febbraio, dalle ore 19:00 presso la “Casa delle Associazioni”, nei locali in uso al Vespa Club Acquaviva, via don Cesare Franco n. 73bis, si terrà l’incontro con Ilario Lavarra, autore del libro “21 Americhe” edito da Ultra. L’autore racconterà il suo viaggio in solitaria a bordo di una vespa del 1970, lungo l’intero continente americano percorrendo una distanza di 82.000 Km. in 18 mesi di avventure, che, dall’Alaska arriva sino alla Terra del Fuoco per poi risalire lungo la costa atlantica sino a New York.
Ilario illustrerà attraverso filmati e racconti dal vivo quelle che sono state le situazioni a volte divertenti ed altre non senza pericoli che lo hanno visto protagonista. Situazioni difficili da gestire, superate grazie alla caparbietà di portare a termine il “sogno di una vita”. Ilario Lavarra, classe 1982, dopo una laurea in Economia e quattro anni di lavoro, risveglia un vecchio pallino che aveva covato sin da bambino: Girare le Americhe con la sua vespa, soprannominata per l’occasione Amerigo Vespuccia.
L’evento di mercoledì 15 febbraio, è aperto a tutti, vespisti e non e rappresenta un’occasione unica per ascoltare attraverso le parole dell’autore, fatti, emozioni e storie divertenti dell’avventura americana.
da Geos News – Febbraio 2017“21 Americhe” Viaggio in solitaria su una vecchia vespa febbraio 2017
da Ragusa News – Febbraio 2017Vespi siciliani uniti, a Ispica giovedì 16 febbraio
Ispica – Si chiama Ilario Lavarra, è stato invitato dal Vespa Club Ispica, e racconterà la sua esperienza in Vespa per le “21 Americhe” giovedì 16 febbraio alla biblioteca comunale “Luigi Capuana” di Ispica a partire dalle ore 19.
Una laurea in Economia, poi quattro anni di lavoro e risparmi con un obiettivo preciso in testa: partire, destinazione America. Ilario Lavarra, classe 1982, nel maggio 2010 finalmente inizia il sogno di una vita, ovvero attraversare da Nord a Sud e ritorno il continente americano in sella alla sua Vespa, l’Amerigo Vespuccia. Un viaggio di 18 mesi e 82mila chilometri che dall’Alaska arriva giù fino alla Terra del Fuoco per poi risalire dalla costa atlantica fino a New York. Il suo racconto di viaggio è ora un libro che fa venire voglia di partire: “21 Americhe”, Ultra Edizioni.
“Quel lunedì mattina, osservando il marciapiede della 190th St cosparso di ciò che ancora mi rimaneva da caricare, mi venne il dubbio che forse avevo esagerato. Pare avessi commesso il grosso errore nel non fare nemmeno una ‘prova di carico’ prima di spedire dall’Italia Vespa e bagagli”. Già nelle prime pagine del racconto di viaggio di Lavarra si capisce che non sarà semplice l’esperienza, ma sicuramente carica di sorprese e avventure.
Compagni di viaggio ed enormi fonti di ispirazione i grandi miti letterari del passato: Jack London che racconta lo Yukon, Jack Kerouac e la sua San Francisco, e poi ancora i Caraibi di Hemingway e la Patagonia di Chatwin. Lavarra percorre tutte le strade secondarie e si mette in gioco nelle situazioni più improbabili. Talvolta divertenti e buffe, altre più difficili da risolvere, ma non si perde mai d’animo, tra momenti di freddo, fame, la Vespa da sistemare e incontri indimenticabili. La sua energia e la curiosità lo spingono a compiere quello che si era prefissato: attraversare 21 Paesi e tornare in Italia. Non in Vespa, ma con la Vespa.
ragusanews.com/2017/02/03/appuntamenti/vespi-siciliani-uniti-ispica/75385
“21 Americhe”: Ilario Lavarra racconta il suo viaggio il 12 febbraio con il VespaClub Cassano delle Murge
di Dario Morgese – presidente VespaClub Cassano delle Murge
Domenica 12 febbraio alle ore 10:30, presso i locali della Scuola di Cake design di Sara&Serena in via Vittorio Veneto, 36 si terrà l’incontro con Ilario Lavarra, autore del libro 21 Americhe, edito da Ultra.
L’autore racconterà il suo viaggio di 82.000km con una Vespa di 40 anni lungo l’intero continente americano.
Una laurea in Economia, poi quattro anni di lavoro e risparmi con un obiettivo preciso in testa: partire, destinazione America. Ilario Lavarra, classe 1982, nel maggio 2010 finalmente inizia il sogno di una vita, ovvero attraversare da Nord a Sud e ritorno il continente americano in sella alla sua Vespa, la Corazzata, soprannominata per l’occasione Amerigo Vespuccia. Un viaggio di 18 mesi e 82mila chilometri che dall’Alaska arriva giù fino alla Terra del Fuoco per poi risalire dalla costa atlantica fino a New York.
Compagni di viaggio ed enormi fonti di ispirazione i grandi miti letterari del passato: Jack London che racconta lo Yukon, Jack Kerouac e la sua San Francisco, e poi ancora i Caraibi di Hemingway e la Patagonia di Chatwin. Lavarra percorre tutte le strade secondarie e si mette in gioco nelle situazioni più improbabili. Talvolta divertenti e buffe, altre più difficili da risolvere, ma non si perde mai d’animo, tra momenti di freddo, fame, la Vespa da sistemare e incontri indimenticabili. La sua energia e la curiosità lo spingono a compiere quello che si era prefissato: attraversare 21 Paesi e tornare in Italia. Non in Vespa, ma con la Vespa.
Il suo racconto di viaggio è ora un libro che fa venire voglia di partire: “21 Americhe”, Ultra Edizioni.
Il VespaClub Cassano delle Murge, da sempre attento anche ad iniziative di carattere socio culturale, intende con quest’incontro aprire la stagione di eventi che anche quest’anno vedrà impegnato il sodalizio sul Territorio.
da La Nuova Provincia – Gennaio 2017
21 AMERICHE
Se temete che 21 AMERICHE possa rivelarsi l’ennesimo diario di viaggio della serie “…mi sveglio, carico i bagagli… urge un pieno! Che caldo! (varianti: che freddo! / quanta pioggia!)… ecco una stamberga! Buonanotte… e domani si riparte!” posso rassicuravi: per restare in tema viaggi posso dirvi che siete decisamente fuori strada, e considerato quanta ne ha fatta sarebbe stato un vero peccato se Ilario Lavarra non fosse riuscito a condividere con queste sue pagine tutta la bellezza incontrata lungo il suo cammino. Ho avuto la fortuna di incrociare le ruote della mia Vespa con quelle della Vespa di Ilario ormai qualche anno fa, e la fortuna ancora più grande di venir a sapere di questo suo progetto (non mi riferisco al libro ma al viaggio) quando era ancora un’idea che cominciava a prendere forma, in parte nella sua testa e in parte in quella delle poche altre persone con cui andava confidandosi. Non sarei onesto se vi nascondessi un certo scetticismo da parte mia, non che dubitassi del fatto che prima o poi sarebbe partito, esperienza di giri importanti in solitaria ne aveva già parecchia, mi domandavo solo per quanto tempo una volta on the road sarebbe riuscito a trovare la forza di andare avanti. La mia ammirazione nei suoi confronti è cresciuta di pari passo allo scorrere dei mesi – diciotto!, un anno e mezzo di viaggio! – perché sarebbe riduttivo misurare in chilometri un’esperienza del genere. Non che Ilario ne abbia fatta poca di strada, alla fine i chilometri per la precisione sono stati ben 82.000 e sono davvero tanta roba, soprattutto in sella ad una Vespa. Un numero importante, da guinness, che sarebbe rimasto solo un freddo dato statistico registrato dall’ingranaggio di un contachilometri meccanico se Ilario non si fosse preso tutto il tempo necessario per centellinare le emozioni, per metabolizzare nella sua anima tutto quanto e tutti quelli che gli passavano accanto. É solo in questo modo che quelle Americhe che per tutti da sempre sono solo tre alla fine per Ilario sono diventate ventuno, e credo di non sbagliarmi nel pensare che avrebbero potuto essere anche molte di più se non ci fosse stata l’esigenza ad un certo punto di mettere la parola “fine” all’ultima pagina di un manoscritto. […]
http://lorenzo205.blogspot.it/
da Touring Club – Gennaio 2017Mercoledì 11 gennaio al Punto Touring di Milano presentazione del libro di Ilario Lavarra “21 Americhe”
Compagni di viaggio. L’America on the road: da Nord a Sud in sella a una Vespa
Una laurea in Economia, poi quattro anni di lavoro e risparmi con un obiettivo preciso in testa: partire, destinazione America. Ilario Lavarra, classe 1982, nel maggio 2010 finalmente inizia il sogno di una vita, ovvero attraversare da Nord a Sud e ritorno il continente americano in sella alla sua Vespa, l’Amerigo Vespuccia. Un viaggio di 18 mesi e 82mila chilometri che dall’Alaska arriva giù fino alla Terra del Fuoco per poi risalire dalla costa atlantica fino a New York. Il suo racconto di viaggio è ora un libro che fa venire voglia di partire: “21 Americhe”, Ultra Edizioni. […]
da Ansa.it – Dicembre 201682 mila km in Vespa su strade americane
Lavarra racconto il viaggio da Alaska all’Argentina in 18 mesi
(ANSA) – GENOVA, 4 DIC – Ottantaduemila km in 18 mesi su una Vespa Sprint veloce del 1970. E’ l’avventura che Ilario Lavarra, milanese, laureato in economia e commercio, impiegato in una fonderia, 34 anni, ha raccontato ai soci del Vespa Club seguendo le tracce di quello che è ora diventato un libro, “21 Americhe – Viaggio in solitaria su una vecchia Vespa” (editore Ultra).
“Primo consiglio: non truccate la moto ma lasciate i pezzi originali – dice Ilario ritmando il suo discorso con delle diapositive del viaggio – Per il resto basta una tenda e la voglia di andare”. Da New York all’estremo nord dell’Alaska e poi ritorno, poi da New York alla Patagonia via Brasile e Venezuela e ritorno dalla costiera andina fino alla Grande Mela, “senza uno sponsor, senza Gps e nemmeno le gomme tassellate” per la neve, Ilario ha attraversato 21 stati. “Certe zone sono pochissimo abitate – racconta – magari fai 700 km senza incontrare un centro abitato”. “Il mio budget era ridotto, alla fine ho speso 11 mila euro, i risparmi di tre anni di lavoro”.
#fondi, Ilario Lavarra presenta le “21 Americhe”
Un viaggio affrontato in sella alla sua vespa sprint attraverso tutto il continente americano per oltre 82 mila chilometri in 18 mesi
#fondi, Ilario Lavarra presenta le “21 Americhe”
Il Faro on line – Continua il progetto del Vespa Club Fondi di promozione e di diffusione della letteratura vespista, infatti sabato pomeriggio 22 ottobre dalle 18.30 sarà ospite a Fondi, nella sala del Castello Baronale, Ilario Lavarra, autore del libro “21 Americhe”. Il libro racconta il lungo viaggio che Lavarra ha affrontato in sella alla sua vespa sprint attraversando tutto il continente americano percorrendo oltre 82 mila chilometri in 18 mesi. Il viaggio è iniziato da New York per raggiungere l’Alaska ed il mar Artico, proseguendo poi fino alla Terra del Fuoco e concludendosi a New York passando per Cuba.
Ilario ha voluto affrontare questo lungo viaggio senza sponsor, autofinanziandosi con i risparmi del suo lavoro di impiegato presso una fonderia di Modena per essere libero di vivere le esperienze e le emozioni giorno per giorno come una lunga scoperta.
A dire dell’autore, la cosa più difficile è stata proprio trasmettere nelle pagine del suo libro tutto quello vissuto in sella alla sua vecchia vespa di 40 anni, far comprendere fino in fondo ai lettori come questa esperienza lo abbia cambiato, come sia cambiato lui nel guardare il mondo chilometro dopo chilometro.
Proprio dai vivi racconti dell’autore sabato 22 ottobre potremo calarci nelle sue vesta e salire in sella alla sua sprint per percorrere con la fantasia una parte del suo lungo viaggio. Accompagnerà Ilario Lavarra a Fondi Giancarlo Nuzzo, giornalista e pioniere dei viaggi in vespa ed in moto che già negli anni settanta, ha affrontato avventure in sella attraverso il continente americano e l’Islanda.
Si prospetta una serata piena di spunti interessanti per gli amanti dei viaggi, delle due ruote ed in particolare della mitica vespa che sarà ovviamente la protagonista dell’evento che il locale Vespa Club ha organizzato.
Ospite del Vespa Club Fondi Ilario Lavarra, autore del libro “21 Americhe”
Continua il progetto di diffusione della letteratura vespista
Continua il progetto del Vespa Club Fondi di promozione e di diffusione della letteratura vespista, infatti sabato pomeriggio 22 ottobre dalle 18.30 sarà ospite a Fondi, nella sala del Castello Baronale, Ilario Lavarra, autore del libro “21 AMERICHE”.
Il libro racconta il lungo viaggio che Lavarra ha affrontato in sella alla sua vespa sprint attraversando tutto il continente americano percorrendo oltre 82 mila chilometri in 18 mesi. Il viaggio è iniziato da New York per raggiungere l’Alaska ed il mar Artico, proseguendo poi fino alla Terra del Fuoco e concludendosi a New York passando per Cuba.
Ilario ha voluto affrontare questo lungo viaggio senza sponsor, autofinanziandosi con i risparmi del suo lavoro di impiegato presso una fonderia di Modena per essere libero di vivere le esperienze e le emozioni giorno per giorno come una lunga scoperta. A dire dell’autore, la cosa più difficile è stata proprio trasmettere nelle pagine del suo libro tutto quello vissuto in sella alla sua vecchia vespa di 40 anni, far comprendere fino in fondo ai lettori come questa esperienza lo abbia cambiato, come sia cambiato lui nel guardare il mondo chilometro dopo chilometro.
Proprio dai vivi racconti dell’autore sabato 22 ottobre potremo calarci nelle sue vesta e salire in sella alla sua sprint per percorrere con la fantasia una parte del suo lungo viaggio. Accompagnerà Ilario Lavarra a Fondi Giancarlo Nuzzo, giornalista e pioniere dei viaggi in vespa ed in moto che già negli anni settanta, ha affrontato avventure in sella attraverso il continente americano e l’Islanda. Si prospetta una serata piena di spunti interessanti per gli amanti dei viaggi, delle due ruote ed in particolare della mitica vespa che sarà ovviamente la protagonista dell’evento che il locale Vespa Club ha organizzato.
da Moto Sprint – Ottobre 2016 da QUI news Valdicornia – Ottobre 2016Il vespista italiano che ha percorso 84mila chilometri dall’Alaska alla Patagonia in Vespa e racconterà la sua impresa agli appassionati
PIOMBINO — Ilario Lavarra presenta il suo libro “21 Americhe” venerdì 14 ottobre alle ore 21 a Palazzo Appiani.
L’incontro è organizzato dal Vespa Club Piombino che accoglie l’autore dell’impresa lunga 18 mesi a bordo di una vespa anni ’70 detta “la corazzata”.
A suggellare il rapporto tra Lavarra e il club piombinese è stato un incontro casuale lungo le strade di Sassetta. Da lì, la volontà di far conoscere la sua storia agli appassionati e alla città.
ILARIO LAVARRA A PIOMBINO PRESENTA “21 AMERICHE”
Il vespista italiano Ilario Lavarra che alcuni anni fa ha percorso 84 mila chilometri dall’Alaska alla Patagonia in Vespa, presenta il suo libro “21 Americhe” attraverso un tour italiano. Venerdì prossimo 14 ottobre sarà a Piombino alle ore 21,00 a Palazzo Appiani dove parlerà della sua impresa descritta nel libro.
L’evento organizzato dal Vespa Club Piombino, presenta il libro che racconta l’ impresa lunga 18 mesi a bordo di una vespa anni ’70 “la corazzata” come la definisce lo stesso Autore. Lavarra trentenne milanese, la scorsa estate si trovava nella nostra zona a bordo di una Vespa e conobbe casualmente un gruppo di centauri del vespa club Piombino lungo le strade di Sassetta.
http://www.corriereetrusco.it/2016/10/12/notizie-dalla-costa-etrusca-del-12-ottobre-2016/
DALL’ALASKA ALLA PATAGONIA IN VESPA
Con una Vespa del 1970 ha percorso 82.000 km in 18 mesi attraverso le Americhe. Un’avventura. Un viaggio lento, a 50 km orari, un’immersione tra popoli, città e paesaggi, diventato un libro: 21 Americhe.
Mi ero sempre limitato all’Europa. Viaggi in Vespa della durata del classico mese estivo. Viaggi pieni d’emozioni e chilometri, nulla da dire, eppure non mi bastavano, mai. Un senso di incompletezza che non poteva non sfociare in qualcosa di diabolico, soprattutto per chi come me ha poca dimestichezza con le ‘mezze misure’. Allora via! Via verso quell’avventura covata anni, verso un intero continente affascinante e oblungo.
DA NEW YORK ALL’ALASKA
Sono partito con la mia Vespa, una Sprint Veloce del 1970, da New York City un giorno di metà maggio, da poco compiuti i 28 anni. L’intenzione era puntare verso nord e così è stato. Mentirei se dicessi di aver avuto con me un piano preciso e rassicurante. Non credo che certi viaggi si possano/debbano permettere qualcosa di più delineato che la determinazione di portarli a compimento. Ecco perché giunto in Alaska e aver percorso i miei primi 10.000 km, più per un vezzo che altro, decisi di andare a toccare il Mar Artico, lì dove moto ben più grosse che uno scooter con ruote da dieci pollici fanno fatica ad arrivare. Ho attraversato 600 km di deserto composto da tundra e permafrost, totalmente in solitaria, tra fango e pietre. Lì, nel nord del nord del Nord America, gli unici esseri viventi erano caribù e alci. E fu quella la mia prima, momentanea “uscita di scena dal mondo”.
Dall’Alaska alle Ande, poi su fino New York, in Vespa:
la sfida transamericana di Ilario
All’inizio fu il «giro del mondo in 79 giorni» degli studenti spagnoli Antonio Veciana e Santiago Guillén, che a Cadaques nel 1962 si fecero firmare la Vespa da Salvador Dalì (leggi la loro storia sul sito borntobefree, sfiorando l’icona blu) seguiti nel 1964 dal giornalista Roberto Patrignani con il raid Milano-Tokyo in occasione delle Olimpiadi in Giappone del 1964 a bordo di una Vespa 150 fino ad arrivare alla leggenda Giorgio Bettinelli che, tra gli anni ’90 e l’inizio del nuovo millennio fu protagonista di viaggi incredibili in Vespa: dall’Alaska alla Terra del Fuoco, dal continente australiano al Sudafrica, fino al viaggio dei viaggi, il giro del Mondo overland con partenza da Capo Horn e arrivo in Tasmania in compagnia della fidata Px. Oggi, il turno è di Ilario Lavarra, 32 anni, che al rientro da una incredibile traversata degli States e del Centroamerica ha pubblicato il libro «21 Americhe – Viaggio in solitaria su una vecchia Vespa» (edizioni Ultra) uscito in questi giorni. .”
Foto e video sul sito del museo
Il viaggio in Vespa è una costante nell’immaginario dei ragazzi italiani degli ultimi cinquant’anni. Più o meno impegnativo, dilaga in occasione dei 70 anni dalla nascita delle più famose due ruote italiane. E ancora oggi, ogni settimana sono numerose le segnalazioni pubblicate sul sito del Museo Piaggio, sul quale i vespisti possono registrarsi per annunciare i loro tour e poi postare foto e video. Si va dai viaggi «tradizionali» (ma sempre belle imprese) come la Siena Capo-Nord di Luca Meiattini — partito il 10 agosto scorso da Riccione — ai grandi raid, tra i quali, uno degli ultimi e più affascinanti è quello raccontato da Lavarra. Certo, non è il fantastico giro del mondo di Ted Simon partito nel ’73 su una Triumph Tiger da 500 cc e durato 4 anni, ma con una vecchia Vespa — davvero — fare 82 mila chilometri in un anno e mezzo attraverso 21 stati del nuovo mondo non è un gioco da ragazzi.
La burocrazia mette pali tra le ruote
Partito da New York, Lavarra è salito fino all’estremo nord dell’Alaska per poi scendere lungo la costa Ovest: California, Messico, Cile per poi risalire lungo la Costa Est e tornare nella Grande Mela. Ogni giorno una scoperta: dallo Yukon di Jack London alla San Francisco di Kerouac, al Capo Horn di Melville, poi su per la Patagonia di Chatwin, l’Argentina di Che Guevara (nella sua raccolta di appunti «Latinoamericana») e quella di Edoardo Galeano; il Brasile di Jorge Amado. «L’idea è nata dal mio amore per le Ande peruviane — racconta Ilario, impiegato milanese, 34 anni — e siccome non sono amante delle mezze misure il sogno si è espanso». Un grande viaggio ricco di avventure, imprevisti e problemi il primo dei quali è stato la burocrazia — un guaio comune a tanti altri viaggiatori —, che alla fine mette sempre i pali tra le ruote. E’ accaduto anche ad un altro vespista giramondo, Luca Capocchiano, che lo racconta nel blog viaggiaredasoli.net (sfiora l’icona blu per leggere la sua testimonianza), parlando degli imprevisti incontrati nei 40 mila chilometri in 28 Paesi percorsi in 8 mesi. «La burocrazia è purtroppo una parte importante in un viaggio, specie quando devi organizzare trasferimenti extracontinentali via aereo o nave. Alcuni Paesi sono talmente folli sotto questo aspetto da fare persino rimpiangere (o quasi) l’Italia».
La spesa: 11 mila euro in 4 mesi
A volte comunque gli intoppi possono nascere anche dal modo in cui viene preparato il viaggio: «Sì, è vero, la pianificazione è stata scarsa, ma io sono così, non mi voglio rovinare le sorprese — confessa Lavarra — . Poi il viaggio è tutto un divenire, anche nelle persone». Gli incontri sono stati numerosi e di forte impatto, a partire da quello con Italo Barazzuti in ospedale ad Anchorage in Alaska: «Era in coma farmacologico dopo un incidente con la sua Goldwing — racconta Ilario — e si è risvegliato mentre ero lì. Ho fatto da tramite con la sua famiglia». Ma l’incontro più importante per il viaggio, prosegue Lavarra, «è stato quello con Jorge, ventisettenne spagnolo che girava il mondo con la sua due cavalli». Era partito nel 2008 «senza una lira e mi ha insegnato tanto: soprattutto come si viaggia senza capitale». Nemmeno Lavarra ha speso molto: 11 mila euro in tutto ( e senza sponsor), a bordo di una inarrestabile Vespa vecchia di 40 anni.
I 700 chilometri di fango e pietra
Inarrestabile perché il motore di Pontedera non ha mai avuto problemi e per questo è stata soprannominata «la Corazzata». Unici guai meccanici: la rottura per tre volte dell’ammortizzatore posteriore a causa del sovraccarico del mezzo e delle strade a volte totalmente impraticabili come la Dalton Higway, 700 maledetti chilometri di fango e pietra utilizzati quasi esclusivamente da camion, che portano a un impianto petrolifero nel Nord più a nord, nel deserto Artico, percorsi con uno sforzo enorme da Lavarra nel giugno del 2010. Un viaggio tra tutti i climi dove non è mancato il deserto della Penisola della Guajira (nord della Colombia, narrato anche nel film I Diari della motocicletta) cento chilometri percorsi dalla Vespa sul filo del rasoio.
Il guaio arriva quando molli le due ruote
Migliaia di chilometri in moto e il guaio più grande è successo in barca. «Sì — racconta Lavarra — ho visto la morte in faccia nell’attraversamento via mare da Panama alla Colombia. Via terra “the Darien gap” è fortemente sconsigliato e si può andare via mare. Ho preso la prima barca, la più economica che mi è capitata, una barchetta a vela che è stata travolta dalla tempesta. La traversata doveva durare tre-quattro giorni, ma siamo arrivati dopo una settimana. Siamo riusciti a sopravvivere razionando l’acqua, con il comandante ferito. Un’esperienza terribile».
Prossima tappa: il giro del mondo
Ora Ilario Lavarra, laureato in economia e commercio e impiegato in una fonderia di Modena, ha già in mente il prossimo viaggio: il giro del mondo, naturalmente. Due anni di tempo da Milano attraverso Asia, Australia, Giappone, Usa e rientro in Europa. «Il mio datore di lavoro mi ha conservato il posto durante il viaggio delle 21 Americhe — spiega Lavarra — ma la prossima volta non credo sarà possibile». Ma l’avventura è avventura (segui gli sviluppi del progetto e mille altre storie di motociclisti in viaggio, novità tecniche, mercato delle moto sul blog del Corriere «Heavy Rider», sfiorando l’icona blu).
In Vespa per 18 mesi tra 21 Americhe
L’avventura di un impiegato milanese
di Antonio Morra
A pensarci bene, a mente serena, l’avventura che Ilario Lavarra, giovane impiegato milanese, ha raccontato nel libro “21 Americhe – Viaggio in solitaria su una vecchia Vespa” uscito in questi giorni (Edizioni Ultra, 332 pagine 18,50 euro) ha dell’incredibile.
Perché partire da New York dopo aver spedito le due ruote d’antan in aereo, raggiungere l’Alaska, scendere di nuovo via California, percorrere il Centro America e giù fino all’estremo del mondo per poi tornare nella Grande Mela via Brasile e Venezuela non è da tutti. Un viaggio senza sponsor durato 18 mesi e lungo 82 mila chilometri su un mezzo di 40 anni fa. La spesa, da non credere: 11 mila euro. “Sponsor non ne avevo voluti – scrive Lavarra, 34 anni – né mi interessavano. Mi stavo affidando ai risparmi dei miei tre anni da impiegato, per credere di potermela cavare da solo, fin dall’inizio, senza rischiare di corrompere la delicatissima sostanza del viaggio con interessi troppo materiali e invasivi” (leggi l’approfondimento di Corriere Digital edition sull’avventura transamericana di Lavarra).
Per i puristi delle “10 regole per preparare la moto” il racconto di viaggio di Lavarra farà accapponare la pelle, ma lui dice: “Per non sognare dovrei volare”. Naturalmente il problema più ostico è la burocrazia: permessi, assicurazioni, visti, già da Manhattan: “… corse da un’agenzia all’altra, da un ufficio all’altro, le autocertificazioni, i notai, gli invii di fax …..e un infinito timore di dover terminare il viaggio ancor prima di cominciarlo”. Ma “se New York e il mondo intero osteggiavano il mio viaggio – scrive Lavarra – tanto valeva che lo iniziassi”.
E allora via verso Nord-Ovest con le centinaia di chilometri che fanno tutt’uno l’uomo con la Vespa che viene battezzata, finalmente: La Corazzata, “inaffondabile navigatrice di terre, la prima Vespa a raggiungere la punta settentrionale d’America”. Lavarra, per i nostri esperti di viaggi e di deserti africani, è sicuramente un incosciente senza GPS. Lui si definisce un “fantasioso sperimentatore di emozioni”. Certo l’affannosa ricerca di pneumatici, benzinai, ricambi e timbri dei doganieri, dà ragione agli specialisti del deserto e del tassello, ma dal punto di vista delle emozioni questo viaggio ha avuto, probabilmente pochi rivali: dall’incontro con il puma a quello con la miseria, quella vera “insopportabile” a Salvador de Bahia quella per cui “ai cani randagi è concessa più dignità”. Quella che colpisce di più perché è Natale.] E allora via verso Nord-Ovest con le centinaia di chilometri che fanno tutt’uno l’uomo con la Vespa che viene battezzata, finalmente: La Corazzata, “inaffondabile navigatrice di terre, la prima Vespa a raggiungere la punta settentrionale d’America”.
Lavarra, per i nostri esperti di viaggi e di deserti africani, è sicuramente un incosciente senza GPS. Lui si definisce un “fantasioso sperimentatore di emozioni”. Certo l’affannosa ricerca di pneumatici, benzinai, ricambi e timbri dei doganieri, dà ragione agli specialisti del deserto e del tassello, ma dal punto di vista delle emozioni questo viaggio ha avuto, probabilmente pochi rivali: dall’incontro con il puma a quello con la miseria, quella vera “insopportabile” a Salvador de Bahia quella per cui “ai cani randagi è concessa più dignità”. Quella che colpisce di più perché è Natale.
Ma il vespista va, grazie alla solidarietà di decine di persone: motociclisti, ciclisti, famiglie, coppie, giovani donne, fino ai componenti del Vespa club Città del Messico e ai soci della Scooteria Paulista che ogni anno organizzano un maxiraduno di Vespa e Lambretta a San Paolo del Brasile. La Vespa è dappertutto. Un viaggio avventuroso tra 21 stati americani. Ma non pensate: se ce l’ha fatta lui ce la posso fare anch’io. No, non ce la farete mai così.] Ma il vespista va, grazie alla solidarietà di decine di persone: motociclisti, ciclisti, famiglie, coppie, giovani donne, fino ai componenti del Vespa club Città del Messico e ai soci della Scooteria Paulista che ogni anno organizzano un maxiraduno di Vespa e Lambretta a San Paolo del Brasile. La Vespa è dappertutto.
Un viaggio avventuroso tra 21 stati americani. Ma non pensate: se ce l’ha fatta lui ce la posso fare anch’io. No, non ce la farete mai così.
21 Americhe, il viaggio di Lavarra in un video
Ilario Lavarra ha percorso più di 82mila km in sella ad una vecchia Vespa tra Alaska e Argenina. Un’avventura raccontata dallo stesso protagonista nelle pagine di 21 Americhe e mostrata – per quanto possibile – nel video pubblicato su YouTube
Il video del viaggio
Un viaggio in solitaria di 82mila km attraverso il continente americano compiuto in sella a una Vespa di quarant’anni. L’avventura di Ilario Lavarra, milanese classe 1982, è diventata un libro, 21 Americhe, nel quale lo stesso viaggiatore/autore racconta le impressioni, le scoperte e i pensieri che l’hanno accompagnato durante i 18 mesi di viaggio. Ne parlavamo qui. Non un’impresa, o meglio, non solo, ma anche e soprattutto una scelta di vita, una presa di coscienza, un sogno realizzatosi grazie a qualche sacrificio e a tanta determinazione. Ilario ha messo da parte i soldi necessari lavorando per quattro anni in una fonderia di Modena, ha preparato la sua Vespa ed è partito senza alcuno sponsor e senza alcun itinerario ben preciso. “Ho lasciato che ogni giorno fosse per me una libera scoperta”, ha spiegato, “come è logico aspettarsi, mi sono capitate infinite esperienze, avventure e disavventure. La parte più difficile è stato trasmettere l’evoluzione che il viaggio ha comportato su di me, sul mio modo di osservare il mondo, chilometro dopo chilometro. Spero di esserci riuscito”. Edite da Ultra editore, le 332 pagine di “21 Americhe” sono già disponibili in libreria e su Amazon a 15.00 euro.
Da poco, invece, è stato pubblicato un video che, attraverso immagini e brevi spezzoni catturati tra l’Alaska e l’Argentina, tra Cuba e New York, ci regala un’idea – anche se vaga – di cosa significhi realmente immergersi in una simile avventura. Eccolo.
http://www.insella.it/news/21-americhe-il-viaggio-di-lavarra-un-video-138017
da In Sella – Facebook – Luglio 2016 da Esteticamente – Luglio 201621 americhe, in attesa del libro, alcune riflessioni strampalate
21 Americhe, di Ilario Lavarra, racconta il viaggio che questo ragazzo milanese ha compiuto in sella alla sua Vespa. Circa 82.000 km percorsi a circumnavigare il continente americano: un frammento di vita lungo quasi due anni che racconta non solo un viaggio sopra uno scooter, ma molte più cose di quello che si può pensare
Sto aspettando che arrivi in redazione una copia di 21 Americhe, il primo libro di Ilario Lavarra, viaggiatore milanese (e ora anche scrittore), classe 1982. Non conosco Ilario di persona ma ho avuto modo di averci a che fare qualche anno fa, mentre lui era in giro per l’America e io stavo redigendo uno speciale dedicato alla Vespa. Mi era capitata la sezione “Viaggiatori in Vespa” e tra i vari nomi storici come quelli di Bettinelli e Patrignani, decisi di piazzare anche questo blogger che avevo scoperto per caso qualche mese prima (lo trovate qui, vespanda.com). La sua storia ha ben poco di ordinario perché Lavarra è uno di quelli che a un certo punto della sua vita ha preso coscienza di una visione e l’ha messa in pratica. Ha deciso che voleva percorrere il perimetro dell’America (tutta l’America, non gli States) e ha deciso che voleva farlo su di una Vespa. Un paio d’anni di preparazione, un lavoro che gli permettesse di mettere via il denaro necessario e poi via, senza una data d’arrivo, senza nessun obbligo, se non quello del tutto intimista, di riportare le proprie sensazioni su di un blog. Ilario l’ha vista tutta l’America, da New York è arrivato fino a Cuba, passando per il freddo canadese fino e gli spazi enormi della pampa argentina. A distanza di qualche anno, questo viaggio colossale ha avuto la fortuna di poter essere riversato in pagina, in modo che questa esperienza potesse essere a disposizione di chiunque. Ho molte aspettative su questo volume, un po’ perché Ilario scrive proprio bene, e un po’ perché all’epoca, ricordo bene che i suoi diari giornalieri mi colpirono ben più di quanto potessi immaginare.
Già, perché se poco poco siete insoddisfatti della vostra vita, nel leggere di questo viaggio non potrete non sentirvi obbligati a riflettere su ciò che siete e su ciò che avete fatto nella vostra vita. Mi spiego meglio, Lavarra ha deciso di partire (ma poteva essere qualsiasi cosa, anche decidere di diventare un ballerino di tip-tap), forse per cercare se stesso o forse perché se stesso l’aveva già trovato e ha sentito il bisogno fottuto di dare una direzione alla sua vita. Cioè, in pratica, un bel giorno ha deciso di sbattersene delle convenzioni a cui tutti siamo legati e ha preso la sua strada.
Una Vespa per l’America
Il nostro lettore
Ilario Lavarra ci ha inviato questa notizia che volentieri
pubblichiamo: un progetto, all’apparenza molto semplice
ma sicuramente molto impegnativo: girare le tre Americhe!
Partire da New York, puntare all’apice dell’Alaska, scendere
in California, girare l’Arizona, poi giù nel Messico,
per il Centro America… quindi Colombia, Ecuador, Perù,
Bolivia, Cile, Capo Horn e risalire per l’Argentina, Uruguay,
Paraguay, Brasile, Guyane e Venezuela… poi ancora Centro
America e costa ovest degli USA.
Ilario ha messo in conto un tempo di ben due anni, perché
vuole vedere senza fretta e per godersi il viaggio che da
solo vale una vita.
Lo scooter è la mamma di tutti gli scooter, un Vespone,
con 40 anni sulle spalle, ma l’estate scorsa è stato
rifatto il motore.
Non è il primo lungo viaggio che Ilario ha intrapreso.
Da quando aveva 21 anni ha viaggiato il più possibile:
nel 2003 il giro dell’Italia partendo da Milano e arrivando
in Sicilia, l’anno dopo Corsica e Sardegna, poi Capo Nord,
Spagna Grecia e Turchia (fino quasi Iran e Iraq, viaggio
cui fa riferimento la foto).
Ora è arrivato il momento di intraprendere il Viaggio,
quello che si cova da anni, che non si sa mai se si ha abbastanza
coraggio e determinazione per farlo. Ha deciso di provarci,
non ha tanto da perdere, e sicuramente perderebbe molto
di più a non intraprenderlo nemmeno.
Sarà un viaggio in solitaria, libero da tutto, inclusi
sponsor. Deve essere affar suo, ci dice.
Ilario terrà un blog (www.vespanda.com), tanto per
trasmettere emozioni a chi gli piacerebbe fare un’esperienza
del genere e non può.”
– Maggio 2010
La meglio gioventù
28 anni, una Vespa
e un sogno nel cassetto: girare il mondo.
Il giovane avventuriero si chiama Ilario Lavarra, modenese
d’adozione, dopo essersi laureato nel 2006, per quattro
anni ha messo da parte i soldi guadagnati lavorando come
impiegato dell’ufficio vendite di una fonderia cittadina
per poter realizzare il suo desiderio di viaggiare per il
mondo a 70 km/h con la sua amata Vespa, modello Sprint 1970.
“Un viaggio come quello che mi accingo a compiere”,
spiega Ilario, “va progettato negli anni, deve essere
proprio un sogno coltivato da sempre, perchè la complessità
dell’organizzazione potrebbe far desistere”. E in
effetti i propositi di Ilario sono davvero impegnativi:
percorrere le tre Americhe, in solitaria. Naturalmente in
Vespa. Un tour di 70-80.000 km, iniziato proprio in questi
giorni, per un tempo stimato on the road di 2 anni, per
attraversare l’intero continente da nord a sud, con un budget
di 30.000 euro, all’incirca 50euro da spendere, al giorno.
Come mai ha scelto proprio il continente americano? “A
parte il grande fascino che l’America da sempre esercita
su di me, soprattutto l’America meridionale, in sella alla
Vespa ho già percorso buona parte dell’Europa, da
Capo Nord, alla Turchia e alla Grecia. Non mi sento ancora
pronto per affrontare un continente, a mio avviso, difficile
come quello africano e l’Oceania è davvero dispendiosa
in termini economici. Anche l’Asia mi piace molto. Chissà,
magari in futuro riuscirò a organizzare anche quel
tour!”. Ma come ci si prepara ad un viaggio così
particolare? “Bè, innanzitutto documentandosi,
ho letto guide turistiche su ogni Stato che attraverserò,
per capire quali sono le bellezze da vedere assolutamente
e in quali eventuali pericoli posso incorrere. Ho preparato
anche un piccolo vademecum delle cose da fare prima di partire,
devo comprare ora tutto ciò che potrà servirmi
per i prossimi due anni, vestiti e farmaci compresi.”
Ma quello che sicuramente non potrà mancare nei bagagli
sono i libri, un piccolo computer portatile, in modo da
poter dare sempre notizie di sé e un lettore mp3:
“Attraversare il deserto a 70km/h, da solo, può
essere anche noioso.. la musica è un’ottima compagnia!”
Quali saranno le tappe del tour? “Arrivato in nave
a New York, mi muoverò a nord verso le cascate del
Niagara, da lì passerò in Canada e attraversandolo
arriverò in Alaska. L’obbiettivo è quello
di toccare il punto all’estremo nord per poi tornare a sud,
rientrare negli States, visitare Seattle, la California,
percorrere le zone più interne come la Death Valley,
più o meno intorno ad agosto e l’Arizona. Successivamente
conto di scendere in America centrale, quindi Messico, Panama,
e poi..Colombia, Ecuador, Cile, intorno ai mesi di novembre
e dicembre, Capo Horn e la Terra del Fuoco e risalire per
Argentina, il Brasile, Venezuela… e ancora Centro America
e costa ovest degli USA per tornare a New York e concedermi
un po’ di tempo nella Grande Mela.” Questo a grandi
linee, il percorso; sono possibili però deviazioni,
come ad esempio Cuba e il Polo Sud. Ilario resta imperturbabile
anche quando gli si fa notare che nella Death Valley in
agosto ci sono circa 50° e che le Ande a dicembre possono
essere decisamente impervie: “Il viaggio non è
organizzato nel dettaglio, quindi le tappe possono variare,
diciamo che lascio molto spazio all’improvvisazione. Certo,
affrontare delle strade a 4/5mila metri di altitudine o
il deserto in estate non sarà facile, ma saprò
trovare il modo di superare comunque le difficoltà”.
Come ogni Easy Rider che si rispetti anche Ilario non si
perde d’animo e anche quello che può sembrare uno
svantaggio, come la solitudine, si presenta in realtà
come una forza: “Sono abituato a viaggiare da solo,
è difficile trovare altri “pazzi” con
cui condividere un’esperienza così estrema. E poi
viaggiare da soli è bello, sei costretto a conoscere
altra gente, ma soprattutto a conoscere te stesso, vivi
in modo intenso ogni situazione, ogni emozione e ogni sentimento,
nel bene o nel male. Non sarà sempre facile, ci saranno
momenti di malinconia e nostalgia di casa, ma li supererò”.
Per tutti noi invece che non possiamo mollare tutto e partire,
non resta che sognare e seguire Ilario attraverso il suo
blog www.vespanda.com, per condividere nei suoi racconti
i suoi stati d’animo e magari farlo sentire meno solo, se
sarà necessario.
Intanto però, lo spirito di Ilario, da condividere:
“Giorgio Bettinelli è un signore che in Vespa,
negli anni ’90, girò tutto il mondo. Per me è
stata una grande ispirazione, tutto si può fare,
anche con una Vespa, che se a guardarla non sembra poter
andare lontano, ma io la vedo così, se c’è
la volontà, si può arrivare dove si vuole”.
Giuliana Vezzali
da Motociclismo
– Giugno 2010
Il giro che ti cambia la vita Alla scoperta di nuove culture
Tris di Americhe in Vespa
Lo scorso 8 maggio
un appassionato vespista di 27 anni, Ilario Lavarra, è
partito da New York per il giro delle Americhe con la sua
Sprint Veloce del ’70. L’intenzione è di arrivare
all’estremo nord dell’Alaska per poi scendere fino in California,
Nevada, Messico, Centro America, Colombia, Ecuador, Perù,
Cile, Terra del Fuoco e risalire per l’Argentina, Brasile,
Venezuela, Centro America di nuovo (facendo una scappata
magari anche a Cuba). Tempo previsto due anni circa, per
un totale di 70.000 Km. A parte qualche visto indispensabile,
molto sarà lasciato all’improvvisazione e, caso raro,
nessuno sponsor. Per quanto riguarda l’equipaggiamento il
nostro globetrotter confessa che non sarà molto tecnico:
“Vestiario informale (biancheria intima, 3 jeans, 2
pantaloncini corti, 5 magliette, 3 polo, 2 felpe e giacca-pimino
poco tecnica ma abbastanza isolante dal freddo e una giacca
leggera della Tucano Urbano, un po’ di tecnologia (notebook,
lettore Mp3, cellulare, fotocamera digitale) e kit da campeggio
(tenda, sacco a pelo, saccolenzuolo, materassino). Nel complesso
uno zainone grosso + uno zaino piccolo, una tanica da 10Lt
sulla pedana e una da 6Lt nella “sacca” laterale
della Vespa. Infine, per quanto riguarda i ricambi, oltre
agli attrezzi: alcuni paraolii da banco, qualche cuscinetto,
due kit dischi frizione, alcuni cavi del cambio/frizione,
un paio di ganasce di riserva e di lampadine di scorta,
due copertoni e altrettante camere d’aria. Se dovessi partire
per due settimane in giro per l’Italia non credo cambierebbe
molto (forse eviterei i 5 Kg di guide, quello sì).”
Chi volesse seguire questa avventura può visitare
il sito www.vespanda.com, nel quale è già
presente anche un blog.
da Il Resto del Carlino – 3 giugno 2010
“L’America in sella alla Vespa
Coast to coast ai 70 all’ora
Il personaggio:
Ilario Lavarra e il suo viaggio oltreoceano”
di Davide Miserendino
dal blog 100casa
– 17 luglio 2010
“Fuggire
in Vespa: due anni sabbatici a bordo di uno scooter”
scritto da Carlo Cazzaniga
link al blog: www.100casa.it
testo del post:
“Oggi non vi parliamo di come fare la spesa, nè
tantomeno di come considerare il calcolo dell’Ici. Oggi è
sabato, e per noi corrisponde ad una di quelle giornate in
cui, se il tempo è bello, e le temperature sono elevate,
fuggire su di una due ruote è cosa che può riconciliare
con il mondo. Ma si può vivere senza una dimora fissa
per lungo tempo, e poi, potrà una Vespa sostituire
le nostre quattro mura? E’ quello che ci è venuto in
mente, sentendo a radio24 la descrizione del viaggio di Ilario:
Girare le Tre Americhe.
Partire da New York, puntare all’apice dell’Alaska, scendere
in California, girarsi l’Arizona, poi giù nel Messico,
per il Centro America… quindi Colombia, Ecuador, Peru,
Bolivia, Cile, Capo Horn e risalire per Argentina, Uruguay,
Paraguay, Brasile, Guyane e Venezuela… poi ancora Centro
America e costa ovest degli USA. Non vogliamo invitarvi
ad abbandonare affari e famiglia, ma solo sognare quanto
sarebbe bello poterlo fare. Tempo stimato un anno e mezzo
– due. Un tempo sufficiente per essere dati per dispersi
e dimenticare angosce ed incombenze. Complice del viaggio:
una Vespa. Senza sponsor, senza telecamere, e molto probabilmente
solamente due cambi d’abito.
I vostri movimenti del resto, saranno cadenzati con le stagioni
e quando farà freddo, baratterete il vostro giubbino
di jeans, con una giacca più pesante. Lontani dalle
scuole di pensiero, secondo le quali vedrebbero impegnata
più una custom che uno scooter di italica manifattura,
questo viaggio evoca profumi di ricinato e miscele home
made, fori nei filtri aria, e cilindri del 9 al posto degli
originali. Settantamila chilometri dove si può mettere
a preventivo un cambio della vostra mentalità, e
forse anche qualche sosta più lunga del previsto.
Anche Ulisse, non tardò il suo rientro solamente
per colpa degli dei!
E così, mentre noi siamo chini su di una tastiera,
qualcuno stà già partendo. La sua vespa è
già là che aspetta: è stata trasportata
in nave un mese fa circa, per giustificati motivi economici.
Pur col motore rifatto, la scocca è del “70,
così come tutto il resto: dalla semplicità
degli equipaggiamenti alle aspettative. Resisterà
sul sellino tutto questo tempo? Non lo sappiamo, di sicuro
ce lo farà sapere attraverso il suo blog.
Quanta sana invidia, c’è nel nostro animo nell’augurargli
buon viaggio!”
da SuperWHEELS –
Ottobre 2010
Il viaggio della vita
Quarant’anni e non sentirli
Ilario Lavarra non
sta compiendo un’impresa memorabile, ma sta facendo una
cosa speciale: il viaggio della sua vita. Sono in programma
70.000 chilometri, da percorrere in due anni per le Americhe
in sella alla sua piccola Vespa del ’70. Ogni mese ci invia
un piccolo resoconto del suo sogno.
Sono a San Francisco.
Vi scrivo dal chilometro 20.235 di questo mio lungo viaggio
nel Continente americano. Oggi c’è una svolta importante:
inizio la discesa verso sud! Fino qui ho raggiunto l’Alaska,
ho riattraversato tutto il Canada con i suoi interminabili
boschi (e i suoi numerosissimi orsi…), ho conosciuto gente
fantastica e visto città meravigliose e luoghi stupendi:
Vancouver, l’isola di Vancouver, Portland, i parchi dello
Yosemite e il Sequoia Park, la mitica Statale 1 arroccata
sulla scogliera in cui si infrangono le onde del nebbioso
e arrabbiatissimo Pacifico. Infine i famosi saliscendi di
San Francisco… Posti da sogno, lontani anche dalla più
fervida immaginazione, davvero molto diversi da quello che
siamo abituati a vedere in Europa. Ora, per tre settimane,
resterò qui a San Francisco, città dai mille
volti e dal fascino impareggiabile. Quello dei quartieri
cinesi, italiani, per gli omosessuali, la città delle
zone di mare, di collina, i luoghi della finanza… Insomma
un luogo di un’ecletticità unica, e per questo affascinante.
E come di consueto, grazie alla mia Vespa, che attira sempre
l’attenzione di tutti, ho fatto amicizia con moltissime
persone con cui ho potuto vivere qeusta città e godermela
completamente, fino in fondo. Poi riprenderò a sommergermi
di strade e a spassarmela su e giù per questo fantastico
Mondo che chiede solo di essere visto e amato! Ecco i programmi
dei miei prossimi giorni. A fine agosto passerò una
settimana al Burning Man Festival, un raduno in mezzo al
deserto del Nevada che raccoglie le persone più strane
e bizzarre da tutto il Continente. Poi il faro della mia
Vespina si orienterà verso gli spazi sconfinati della
Death Valley, dove temo che avrò davvero caldo…,
poi verso gli scenari fantastici della Monument Valley e
infine punterà verso il Messico. Ho una voglia incredibile
di scoprire i Paesi del Centro e Sud America, ma ora è
bene che me ne stia calmino qui in California, in attesa
che arrivi la bella stagione anche più a Sud. E’
bene essere un po’ cauti, perchè gli anni si fanno
sentire: il 6 agosto, la mia minicorazzata ha compiuto il
suo quarantesimo compleanno…
Tanti auguri fedele compagna di viaggi!
Ilario
da Repubblica.it
– giovedì 4 novembre 2010
Ilario, una Vespa e l’Alaska
di Giulia Belardelli
L’idea di
un 28enne italiano, partito l’8 maggio da New York con la
sua “Corazzata”, una 150 SV degli anni ’70. Centomila
chilometri attraverso le Americhe. Ora è nel Guatemala.
“Perché questo è il vero viaggiare”
Le stime iniziali
erano di 70 mila chilometri, ma già ora Ilario si
sta allargando e va per cifre tonde: 100 mila. Centomila
chilometri da percorrere con lei, la sua Vespa, compagna
di una vita. Modello Sprint Veloce (si fa per dire, ovvio)
del 1970, un Vespone verde con tocchi di bianco e di rosso,
tanto per non passare inosservati. La povera Corazzata (alias
Amerigo Vespuccia) è carica come un mulo – tra zaino,
kit da campeggio e qualche strumento essenziale per provvedere
a se stessa – ma finora sta facendo più che bene
il suo lavoro, malgrado qualcuno l’additi come “that
thing”, “quel coso”.
Il progetto di Ilario
Lavarra, globetrotter ventottenne, è il giro in sella
delle tre Americhe: da New York all’Alaska, passando per
il Canada, poi giù lungo la costa ovest degli Stati
Uniti fino alla frontiera con il Messico. Da qui Panama,
El Salvador, Nicaragua. E ancora Colombia, Ecuador, Perù,
Bolivia, Cile, Capo Horn e risalire lungo Argentina, Uruguay,
Paraguay, Brasile, Guyana francese e Venezuela. Ripartenza
da New York, così da chiudere il cerchio. Per ora
Ilario, che è partito l’8 maggio, è ancora
a meno di metà percorso: girati gli USA, attraversato
il Canada e raggiunta l’Alaska, si trova in Centro America,
dove sta puntando la sua Corazzata verso il profondo Sud.
“Il mio non è un sogno impossibile”, racconta
a Repubblica.it da un caffè di Antigua Guatemala.
Ecco come lo sta realizzando e qualche chicca dal viaggio:
invidiosi, non leggete oltre.
“Ho capito che
dovevo farlo durante un viaggio in Turchia”, ricorda
Ilario. “Ero arrivato in Cappadocia, sempre con Corazzata
e sempre in solitaria. Ho provato delle emozioni molto profonde
e mi sono reso conto che era arrivato il momento di darmi
da fare per avverare ciò che sognavo ormai da anni:
girarmi le Americhe”. Detto fatto: dopo la laurea in
Economia, Ilario ha passato i successivi quattro anni a
lavorare e risparmiare il più possibile. “Ho
lavorato per quattro anni nell’ufficio vendite di una fonderia
di Modena. Ho ridotto al minimo le spese, eliminando tutto
ciò che mi sembrava superfluo. In questo modo sono
riuscito a mettere da parte più di 30 mila euro:
il budget che avevo fissato per la partenza”.
Trentamila euro su
un viaggio di un anno e mezzo/due significa una spesa quotidiana
di 40/50 euro massimo. “Un’impresa quasi impossibile
in un paese come gli Stati Uniti”, confessa Ilario.
“Tra benzina, cibo, pernottamenti e spese per visite
a parchi e musei, mi sono accorto che stavo uscendo dal
budget. Anche dormire in un ostello o in un campeggio privato
voleva dire spendere sui 30 dollari a notte. Così
ben presto ho iniziato a dormire dove capitava: buttavo
la tenda nei boschi, nei parchi, nei giardini delle scuole”.
Ora che ha raggiunto il Centro America, però, è
tutta un’altra storia: “La benzina costa meno e per
pranzare e cenare riesco a stare sotto i dieci euro al giorno.
Stessa cosa vale per ostelli e alberghetti: va detto che
non sono un tipo dalle grandi pretese!”. D’altronde,
l’opzione di partire con più “sicurezze”
Ilario l’ha avuta, ma ha deciso di rifiutarla. “Giuro
che non ho nessuno sponsor”, tiene a precisare. “Ho
preferito non avere costrizioni mentali di nessun genere.
Volevo che questo viaggio fosse solo mio, un’avventura dettata
dalla passione e dalla necessità di scoprire, stupirmi,
imparare”. Per questo nel suo blog, Vespanda.com, il
diario da cui racconta passo passo i suoi spostamenti, alla
voce “sponsor” c’è solo una scritta, sprezzante
e provocatoria: “Libero da tutto. Free of all”.
Tra i posti che,
finora, lo hanno ispirato di più c’è senz’altro
l’Alaska. Anche perché qui ha assistito all’avventura
più importante: quella di un uomo contro la morte.
“E’ stato il momento più intenso del mio viaggio”,
ricorda Ilario. “Dovevo incontrare Italo Barazzuti,
famoso globetrotter italiano che con la sua moto ha girato
mezzo mondo. Il caso ha voluto che lo conoscessi ad Anchorage,
in una stanza d’ospedale”. Era 10 giugno, infatti,
quando il “navigatore di Terra” (come lo chiamano
fan e amici) è stato trovato in fin di vita sul ciglio
della Highway 2, in direzione Fairbanks. Aveva raggiunto
la sua meta – Prudhoe Bay e Dead Horse, il punto più
a nord del continente americano – quando ha avuto l’incidente.
“E’ stato in coma farmacologico per dieci giorni”,
racconta Ilario. “Si è svegliato quando ero
lì, abbiamo rivisto la luce insieme. Ho fatto da
tramite tra lui e la sua famiglia in Italia: emozione allo
stato puro”.
Anche per Ilario
e la sua Vespa l’Alaska è stata estrema. “Già
prima di partire mi ero messo in testa che dovevo arrivare
fin lì, a Dead Horse. Corazzata doveva essere la
prima Vespa (forse il primo scooter) a toccare la punta
degli USA. E’ stata un’esperienza incredibile, fuori dal
mondo, difficile e unica… Ho raggiunto il Mar Artico dopo
oltre 600 chilometri di duro sterrato, in mezzo alla tundra
e ai karibou, con attorno nient’altro”. Corazzata –
lo ammette – ha subito qualche colpo, ma con un po’ di lavoro
è tornata come nuova (quarant’anni a parte, ovvio).
Fatto sta che i due hanno proseguito la discesa lungo la
Best Coast, con deviazioni in Utah, Arizona e Nevada per
ammirare la zona dei canyon.
Le disavventure,
ovviamente, non sono mancate, come quando si è rotto
un ammortizzatore vicino al Grand Canyon. Ma suoi vantaggi
di viaggiare in Vespa Ilario non ha dubbi. “Mi definisco
viaggiatore e vespista: per me le due cose vanno di pari
passo, non posso fare l’una senza l’altra. Se vogliamo,
viaggiare su una Vespa ha qualcosa di filosofico: la sua
non-velocità ti permette di guardarti intorno, di
intrufolare lo sguardo in spezzoni di vita altrui, di annusare
gli odori, i profumi… Ti bagni con la pioggia e ti sciogli
sotto il sole: a 70 chilometri orari non puoi scappare da
nessuna intemperia. E pensi, pensi, hai tanto tempo per
pensare”.
Progetti per il futuro?
Per ora Ilario non ne ha idea. Anzi, ci scherza su. “Ho
ancora tutto il Sudamerica da girare, non mi sembra poco!
Non è da me fare progetti sulla lunga distanza. La
vita è così bella e piena di cose inaspettate:
che senso avrebbe rovinarmi la sorpresa?”. Poi, però,
non resiste e la butta lì: “Qui lo dico e qui
lo nego: mi piacerebbe un giorno visitare l’Asia. Certo
che con Corazzata. Con chi sennò?”.
Ilario Lavarra, partito il 21 maggio 2010, sta viaggiando
intorno all’America sulla sua Vespa Sprint Veloce del
’70! Sei curioso di sapere quali mete raggiunge e a
quali incredibili avventure sta andando incontro? New
York, Canada, Alaska, California, Arizona, Mexico, all
Central America, Colombia, Ecuador, Peru, Bolivia, Chile,
Capo Horn, Argentina, Uruguay, Paraguay, Brazil, Guyane,
Venezuela e ancora America Centrale e la costa Ovest
USA. Segui questo sorprendente viaggio nel blog d’Ilario
www.vespanda.com e sul canale facebook di Vespa Official
Intervista sul portale “Nomad Rush”: clicca qui per visualizzarla
Welcome to a Take 5 post where we interview travellers on their
amazing adventures. Scooters are so often associated with terrorizing
the streets of Italian cities or south east Asia, but Ilario has
broken free and has taken flight to the Americas on an unforgettable
trip. 1) Air, Sea, Road, Trail or Rail? and why? why not? I m doing
what I always dreamt! and for me it s easier doing this than stay
in my borning daily life…so, why not? 2) Your biggest surprise on
your travels? it s a surprise day by day… the biggest? diffucult
question… I can say the places I liked very much: alaska and south
west Usa… (nevada, arizona, canyons, gorgeous landascapes!)…but
maybe the biggest surprise I m undesting, it s why people doesn
t realize own dreams…why?! I cannot undestand. 3) Where are the
special places you have stayed and the one that disapointed? I didn
t like Honduras… I had a lot of problems at the border…and when
I crossed it, in just 150km of honduras, I was stopped 5times by
the corrupted police… policeman wanted just money . and I had a
not beautiful experience in the little boat between Panama and Colombia…
an hurracane it s not a big thing on a litte boat in the middle
of Caraibben ocean;) 4) What’s on your travel wish list? Now for
me it s very important to arrive to patagonia, Tierra del Fuego…
I d like to ‘connect’ deadhorse to Uhuaia with my litteVespa…but
anyway, there are a lot of places I want to visit before and after,
expecially Peru and Ecuador 5) One tip to take from your experiences?
Don t let your dreams dreams (even if you think are crazy dreams!!you
are crazyer if you don t do them)… and travel travel travel a lot!!always!
it s the best ay to know about this magic wonderful, gorgeous world
(it s so different from the world you can see at TV) Many thanks
to Ilario and stay safe. Please check out Ilario’s website www.vespanda.com
and his you tube channel.
Intervista
sul portale “Touring Giovani” del T.C.I. : clicca qui per
visualizzarla
“Il mio non è un sogno impossibile”, racconta da un caffè di
Antigua Guatemala. Una vecchia Vespa del 1970, una gloriosa Sprint
Veloce (ma è più una presa in giro secondo me l’appellativo ‘veloce’,
eh eh eh) ha sotto un motore 200cc, poi per il resto è tutta originale.
Solo un rinforzo all’attacco dell’ammortizzatore posteriore per
cercare di resistere allo sterrato che mi aspetta per migliaia
e migliaia di chilometri, lei per me comunque si chiama ‘la Corazzata’,
perchè magari è lenta, ma non l’affonda niente e nessuno!!! Il
viaggio di Ilario è iniziato l’8 maggio. L’obiettivo di Ilario
Lavarra è di portare, anzi farsi portare, Corazzata a fare il
giro delle tre Americhe: da New York all’Alaska, attraversando
il Canada, poi rotta a sud, lungo la rinomata west coast fino
al Messico. Da qui passando da Panama, El Salvador, Nicaragua,
sempre verso sud, Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia, Cile e finalmente
il mitico Capo Horn. Da qui si inizia a risalire lungo Argentina,
Uruguay, Paraguay, Brasile, Guyana francese e Venezuela. Il viaggio
dovrebbe concludersi (mai parola fu piu sbagliata) a New York.
In questi giorni, dicembre 2010, la Corazzata è circa a meno di
metà percorso: superati gli Stati Uniti, lasciato alle spalle
il Canada e l’Alaska, si trova in Centro America, dove sta puntando
verso Sud. Per maggiori informazioni vai al sito www.vespanda.com
Articolo
sul portale “Itinerari e luoghi”: clicca qui per visualizzarlo
Viaggiare in tutto il continente americano a bordo di una
Vespa di 40 anni può sembrare una pazzia, ma anche un sogno
da rincorrere finché si è in tempo, un fantastico viaggio
iniziatico… È quello che sta facendo Ilario Lavarra, ventottenne
milanese in viaggio già da nove mesi attraverso il “Nuovo
Mondo” con la sua vecchia Vespa (e senza nessuno sponsor).
È un’avventura che lo occuperà per un paio d’anni: d’altra
parte ha più di 90 mila chilometri da percorrere. Fino ad
oggi ha toccato quota 50.000 km, che per una vecchia Vespa
sono davvero un successo. È arrivato nel Mar Artico, nel profondo
nord dell’Alaska. Ora l’obiettivo è giungere ad Ushuaia, capo
meridionale della Terra del Fuoco… e quindi risalire per le
Ande fino a chiudere il cerchio dove tutto è iniziato: New
York. Questa splendida avventura è riportata nel suo blog
(www.vespanda.com) e sulla pagina di facebook ”vespanda”,
con foto, e racconti delle avventure e peripezie che gli capitano
giorno dopo giorno.
dal periodico GRAZIA
– Dicembre 2010
“In viaggio con
Amerigo Vespuccia”
scritto da David Allegri
link al blog: www.graziamagazine.it
Il viaggio della vita
Vado al Massimo, Vado in Messico
da MOTOTURISMO – Marzo 2011
Storie di viaggi, di uomini e di moto
llario Lavarra: la mia Vespa e le tre Americhe
www.mototurismo.it
da sito MOTODAYS
da sito San Marino Web
http://www.sanmarinoweb.comda Corriere della Sera
– 5 Aprile 2011
di Giosue’ Boetto Cohen
www.corriere.itda Corriere del Mezzogiorno
– 13 Maggio 2011
di Alessandro Chetta
www.corriere.itdal sito: CORREO
di Juan Carlos
Sequeiros
www.diariocorreo.pedal sito: AMERICAOGGI
– 23/05/2011
di Valentina Gravinawww.americaoggi.infoda Carburando – 25 Giugno 2011http://www.carburando.com.ar
da sito El Colombiano.com
http://www.elcombiano.comdal blog Hasta la fin del mundo
intervista a cura di Lorenzo Franchini
http://www.findelmundovespa.tkdal sito Gente de Carneval
http://gentedecanaveral.comdal sito Real Bikes
intervista a cura di Massimo Miliani
http://www.real-bikes.com