I tempi che cambiano, le modernità che avanzano, così mi trovo a dettare sul cellulare, qui sul traghetto che mi porta a Helsinki, le prime parole di quello che sarà questo lungo viaggio intorno al mondo. Avrei dovuto scrivere già molto prima, ma in questi 12 giorni, cioè da quando sono partito, il tempo che ho avuto per dedicarmi al blog è stato pressoché pari a zero… e nei pochi rimasugli di quello disponibile ero troppo stanco per formulare frasi di senso compiuto. Sono infatti stati 12 giorni intensi, di spostamenti verso settentrione, incontri fugaci, e di questo nord-est europeo che ancora non conoscevo, con le sue genti, i suoi cibi, le sue piogge, le sue latitudini.
Ma direi che ormai lo sappiamo, siamo già rodati, l’inizio è sempre così, pieno di chilometri su cui stare in equilibrio, una routine tutta da scoprire, dove il bioritmo ancora stenta a trovare le proprie fasi.
Eppure, per un altro verso, sto ricevendo affetto e supporto come se fossi già alle battute finali. L’altro viaggio era iniziato molto più in sordina, questo in pompa magna, che quasi ho paura a caricarmi di tutta la responsabilità presa con chi mi segue sui social e non solo. Ma di tutto questo, ci sarà tempo per parlarne.
Nei fatti, questa prima decina di giorni è stata una lunga cavalcata verso quei paesi che erroneamente ritenevo più simili ai balcani, che non alla Scandinavia. Mi sbagliavo. Così, ricorderò la Polonia con i suoi vasti spazi pieni di pioggia e funghi, della sua bella Cracovia, e di Varsavia con Piotr che mi ha aiutato con la mia frizione capricciosa.
Poi, tre paesi come Lituania, Lettonia, Estonia, di cui davvero sapevo vergognosamente poco. Li ho attraversati velocemente, giusto uno sguardo qua e la. Mi consolo con il proposito di ritornare un giorno, magari durante un viaggio dedicato solo all’Europa. Ora l’obiettivo è arrivare quanto prima a capo Nord, per piantare letteralmente la bandierina e scendere quindi verso il Sudafrica. Europa come vittima sacrificale iniziale. Rimedierò.
Stasera Helsinki, dove incontrerò i ragazzi del Vespa Club locale. Casualità ha voluto che nel 2005, la prima volta che andai a capo Nord con quella che qualche anno dopo sarebbe diventata la Corazzata (il mio primo viaggio vespistico extra nazionale), incontrai proprio uno di loro che mi ospitó in un garage. Sono curioso di sapere se lo rivedrò, chissà. Un abbraccio da questo ferry della Viking Line.
Ciao Ilario..
Tutto quello che ci scrivi e oro….almeno..per me 🤙🤙
Ciao Ilario! Ti seguo ovviamente sui social, ma leggerti sul blog è un’altra cosa indubbiamente. Buona Finlandia, aspettiamo news. Un abbraccio.
Beh bisogna che qualcuno…..pascoli anche qui…
Presidiano il….territorio 😉😉
mi domandavo se ci sara anche il tempo di salutare Babbo Natale a Rovaniemi….che si domandera come mai passano tante vespe..d epoca da casa sua….
CiAo ragazzi!!!che bello leggervi, come una volta! Manca solo Rapetti…:) domani sono a rovaniemi, sono a 385km di distanza 😉 stasera dormo in tenda, speriamo di non congelare
Grande Ilario..
Prosegue la salita verso il punto più alto d Europa…e certo che dei laghi ne vedrai una moltitudine…salutaci il vecchio con la barba bianca che tra non molto comincerà a lavorare….per noi 😊😊
Sei seguito costantemente metro dopo metro che neanche un furgone porta valori lo e….🤠🤠
Buona strada e a presto anzi….prestissimooo
Grande Pandino, parole sante… Con la verifica su Google Earth praticamente lo possiamo vedere sfilare con la Vespa, vederlo nell’attimo che raccoglie i funghi, a proposito, chissà com’è andata la cena… Capire esattamente di che paesaggio stiamo a parlare. Buona domenica, buon 1° ottobre a tutti. A presto Rapetti.
Oh ma ci sei arrivato all’albergo ??? ……. perchè dalla mappa risulti in mezzo alla strada
e dopo l’ultima diretta di stasera ,al freddo, al buio lungo una strada pressochè deserta ,……….ci fai stare in ansia !
Mah…non è la prima volta che la carta lo posiziona in mezzo ad una….strada li fermo in mezzo alla corsia…
Comunque la genialata del posizionamento GPS e fantastica…..
Per il resto non mi preoccuperei…gia lo vedo l Ilario farsi una birretta con Babbo Natale e raccontarsi i loro viaggi per terra e per….aria 😃😃😃😃
Però, però Elisabetta non ha tutti i torti, qui Ilario ci fa stare in ansia e il viaggio non è nemmeno cominciato….
E che ora siamo abituati bene…
Nell’ altro viaggio passavano giorni senza news..mi pare di ricordare…
Comunque di questo ritmo ben prima del fine settimana Ilario e sotto al mappamondo…👀👀
Vedendo ora la posizione direi che gia mercoledì il ragazzo arriverà sul..picco…
Sarà l arietta fresca che incoraggia la….carburazione ma sta viaggiando come un treno quella vespetta li..👣👣
Mercoledì……??
Li mortacci de Pippo domani e arrivato sul punto più alto d Europa…
Questa vespa ha il..plutonio dentro….😉😉😉😉
Dai..che sei più forte del vento….poi il mezzo meccanico essendo una vespa….dovrebbe volare…dai scherzo..forza e coraggio…
Le strade, i panorami della Norvegia sono unici e irripetibili, buon viaggio a Ilario e a noi tutti… Rapetti
E qui oggi giovedì 5 ottobre il nostro Ilario è arrivato nella terra, pardon, nel mare dello stoccafisso, ci sono famiglie norvegesi che da 400 anni commerciano il loro baccalà con l’Italia, Un baccalà potrebbe essere un bel ricordo di viaggio dalla Norvegia… Rapetti
Allora, oggi ho scoperto che il ” CHE ” insomma Lui: Ernesto Che Guevara, aveva una moto, una Norton , alla quale aveva dato il nome di ” Poderosa “. Il parallelismo con il nostro Ilario mi pare adatto, azzeccato. Entrambe, per certi versi, rivoluzionari, motorizzati, entusiasti di fare un viaggio e che viaggio…
Era quella del ” Che ” una Norton del 1939 di 500 C.C. E il parallelismo ha più di una ragion d’essere. L’America Latina è stato il luogo che ha più intrigato Ilario nel viaggio delle tre Americhe…
Domani sera saremo a Oslo, una tappa fodamentale direi, per sfuggire alla morsa del gelo. Aggiungerei,
che nella capitale del Nobel, un riconoscimento ci vuole, da dedicare al nostro Ilario: alla determinazione, alla libertà…
I compleanni segnano il passaggio della nostra vita, per fortuna…
Sono nato il 12 ottobre del 1950, Tuttavia tutti questi anni io proprio addosso non me li sento…
Utilizzo un vecchio trucco degli indiani Sioux, sto con i giovani ed è così che rimango: forever jung…
Effettimamente, nella mia testa, sono sempre quel ragazzino, vispo e un po’ scherzoso di tanti anni fa… pieno di interessi, vecchi e nuovi, come se la vita potesse durare ancora mille anni e più.
Felice, di aver conosciuto Ilario e alcuni di Voi, persone che mi stanno regalando cose bellissime, emozioni indicibili, quelle che nella vita mai avrei creduto di provare, vedere e tutto ciò solo in nome dell’amicizia, un sentimento questo, nobile e prezioso…
Vi voglio bene e spero di stare ancora qui con Voi lungo questo incredibile viaggio, metafora di quello della nostra vita…
Buona giornata e buon Viaggio assieme ad Ilario è a tutti Voi…
Maurizio Di Fant – Alias Rapetti
Sei un grande. Grazie a Te Maurizio/Rapetti. È un dono di Dio conoscere delle belle persone come Te. Buona vita. Ti vogliamo bene anche noi Tutti. ….Questa è la magia di questo viaggio di Ilario.
Tutto merito Suo. Noi continuiamo a sostenerlo. ad incitarlo. Ad ammirarlo. A seguirlo e volergli bene. Grazie Ilario.