Il mio anno completamente africano sta per finire. Iniziato su una spiaggia del Ghana, si è srotolato lentamente per il continente. Fino a qui, nel piccolo Uganda. Un po’ come su uno stretto ponticello di legno, traballante e a volte un po’ insicuro, ma pieno di fascino e immerso nella meraviglia del mondo.
Questa è l’Africa, almeno per me, per come l’ho vissuta in questo 2018. Un ponticello di legno. Che non ha la pretesa di unire chissà cosa. In fin dei conti mi basta unire me stesso con quello che sono. Grazie 2018. E buon 2019 a tutti!
Il senso denso della vita si nasconde dietro ogni cosa, il tutto sta a trovarlo, soprattutto quando è coperto da quell’infinità di inutili orpelli imposti in un mondo artificiale dal sistema capitalistico. Ammetto che girovagare tra le piantagioni di the del Rwanda con la Mia Vespa mi facilita non poco.
(ENG) The dense sense of life hides behind everything, the point is to find it, especially when it is covered by that infinity of unnecessary things imposed in an artificial world by the capitalist system. I admit that wandering with my Vespa through the Rwandan plantations of the helps me a lot.
My African year is about at the end. Started on a beach in Ghana, it slowly rolled out across the continent. Up to here, in the small Uganda. A bit like on a narrow wooden bridge, rickety and sometimes a bit ‘insecure, but full of charm and immersed in the wonder of the world. This is Africa, at least for me, for how I lived it in this 2018. A wooden bridge. Which does not claim to connect anything incredible. After all, what I need is just to connect myself with what I am. Thanks 2018. And happy 2019 to everyone!
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p.s.:
Brasile-Ecuador-Gabon-Uganda… sempre un piacere incrociarti vecchio amico mio! Ci si vede al prossimo continente!
Brasile-Ecuador-Gabon-Uganda … always a pleasure to meet you my old friend! See you at the next continent!
Grazie a te 2018 volte….