Quell’imbrunire che non concede varianti al verde vibrante della giungla, una sinusoide di curve appoggiata ad un lieve senso d’anima, che oscilla un po’ a destra e un po’ a sinistra, all’unisono con il moto della Vespa. Ormai diverse centinaia di chilometri dentro un universo pregno d’acqua, tratteggiato dalle urla delle scimmie e dai fischi degli uccelli variopinti. E quell’odore inconfondibile. Che mi richiama longitudini di altri continenti, ma di pari latitudini. Ben ritrovato equatore, รจ sempre un piacere.
Alla prossima, quarta volta della mia vita